
PULFERO. Un intero versante collinare rimane scoperto, “senza campo”, privo di segnale per la telefonia mobile.
Metà del Comune di Pulfero, più precisamente quella che si sviluppa sulla sponda orografica destra del Natisone, accusa da mesi un problema «che si sta facendo», lamenta illustrando una situazione ormai cronica il sindaco del centro valligiano, Camillo Melissa, «sempre più pesante».
Il caso limite è rappresentato dalla frazione di Montefosca, borgata ad alta quota che l’amministrazione locale punta da anni a valorizzare (con buoni risultati, fra l’altro), ma dove adesso l’impossibilità di regolari collegamenti telefonici rischia di compromettere le fatiche compiute.
Di recente, infatti, ha chiuso uno storico locale pubblico, l’ultimo operante in zona, e con esso se ne è andata anche quella che era rimasta l’unica postazione di telefono fisso pubblico disponibile. Un bel guaio per le comitive - prevalentemente giovanili - che frequentano, sempre più numerose, la casa vacanze realizzata dall’amministrazione comunale nella struttura dell’ex canonica a fini, appunto, di rilancio turistico.
Di stagione in stagione l’utenza cresce, con grande soddisfazione del Comune: peccato che chi alloggia nell’immobile non possa in alcun modo rimanere “collegato” al mondo, mettersi in contatto con la famiglia o, in caso di necessità, con i vari servizi di sicurezza.
«Da giugno a settembre», fa presente il primo cittadino, «nella Casa si avvicendano continuamente gruppi di ragazzi, che non sanno come comunicare con i genitori: temiamo che la situazione venutasi a creare disincentivi l’utilizzo della casa vacanze. Per non parlare, poi, dei pericoli che corrono i tanti escursionisti che frequentano il contesto - che sta richiamando un flusso via via più intenso di appassionati - e dei disagi quotidiani dei residenti, 500 circa, che popolano il versante in oggetto».
Già diversi mesi fa il Comune aveva chiesto, attraverso una lettera, l’interessamento della Regione, la quale però ha risposto solo di recente, in seguito a un’interrogazione in tema presentata dal consigliere Roberto Novelli. «La sostanza», riassume Melissa, «è che il problema non è di competenza
del governo Fvg, perché la faccenda dipende dai gestori delle linee telefoniche, i quali sono tenuti a garantire una determinata percentuale di copertura, non oltre. Noi però insistiamo, continuiamo a sollecitare l’interessamento della giunta Serracchiani».©RIPRODUZIONE RISERVATA