
BUJA. Porta i suoi rifiuti da Gemona a Buja e si prende mille euro di sanzione. È successo nei giorni scorsi alla piazzola di via Ledra a San Floreano, dove la presenza di troppi rifiuti ingombranti buttati dentro i cassonetti hanno indotto la polizia comunale a svolgere le indagini del caso. Analizzando il materiale gettato, in particolare una valigia, gli agenti sono riusciti a risalire al proprietario: una persona di Gemona.
Interrogata dalla polizia, quest’ultima ha ammesso che quel materiale era suo, pur precisando che aveva affidato lo smaltimento a una ditta. Giustificazione insufficiente per evitare la sanzione, arrivata puntuale.
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Il problema dei rifiuti a Buja è molto sentito e spesso gli stessi cittadini si lamentano per l’eccessiva presenza dei materiali e anche per le modalità con cui questi vengono conferiti, senza l’adeguata attenzione nello smistare vetro, carta e altro nei diversi cassonetti. «Le sanzioni – spiega l’assessore all’ambiente Elena Lizzi – sono un modo per tutelare gli altri cittadini, quelli che si comportano correttamente. Purtroppo abbiamo già registrato un particolare aumento dei rifiuti indifferenziati nell’ultimo anno: il loro costo di smaltimento va poi a pesare sulle tasche dei cittadini che pagano le tasse. Non sappiamo se questo aumento è dovuto solo al turismo dei rifiuti, ma di certo l’amministrazione sta potenziando i sistemi di controllo e io stessa ho effettuato diversi appostamenti per fare le dovute verifiche».
Buja raggiunge l’83 per cento della differenziata, ma nonostante questi buoni risultati le sue venti piazzole distribuite sul suo vasto territorio sono spesso oggetto di deposito da parte di persone che arrivano da altri paesi e che magari attraversano la cittadina collinare per recarsi al lavoro, approfittando così dei cassonetti bujesi per lasciare i loro rifiuti. Da parte sua l’amministrazione comunale sta valutando se passare al porta a porta, anche se resta il dubbio che il consistente territorio del paese potrebbe comportare determinati costi per avviare quel tipo di servizio. «Va ricordato – spiega l’assessore Giovanni Calligaro – che abbiamo aumentato la videosorveglianza, dotando le piazzole di fototrappole, che anche in questo caso hanno aiutato la polizia nelle indagini. La sanzione è stata elevata perché la persona veniva da un altro paese, ma proprio per risolvere il problema dell’eccessiva indifferenziata controlliamo anche il corretto conferimento da parte degli utenti».