Zanin invita a rendere pubblico l’esito del bando di gara
PINZANO. Il presidente della Regione Renzo Tondo renda pubblico l’esito del bando di gara del raccordo autostradale Cimpello-Sequals-Gemona: a chiederlo è il gruppo consiliare provinciale del Pd,...
PINZANO. Il presidente della Regione Renzo Tondo renda pubblico l’esito del bando di gara del raccordo autostradale Cimpello-Sequals-Gemona: a chiederlo è il gruppo consiliare provinciale del Pd, guidato dal capogruppo Giorgio Zanin, che ha presentato un ordine del giorno che sarà discusso domani nell’assemblea dell’ente intermedio. Con questo documento i democratici vogliono impegnare il consiglio a bocciare l’attuale progetto di opera viaria e a pensarne uno aggiornato e con la partecipazione dei cittadini. Zanin porta a sostegno della richiesta un po’ tutte le considerazioni fatte da molti soggetti in questi ultimi mesi, a cominciare dal comitato popolare Arca: l’inutilità dell’opera per la popolazione locale, i flussi di traffico diminuiti rispetto al tempo in cui questa strada era stata pensata, i paventati danni ambientali.
Due però i punti sui quali l’esponente del Pd si esprime con forza. Innanzi tutto quello sull’esito della gara e sui motivi per i quali la comunicazione del nome dell’impresa vincitrice non è stato ancora reso pubblico da Trieste. «Le proposte – ha attaccato Zanin – sono già state esaminate prima dell’estate dagli uffici regionali ed è stato individuato il migliore offerente, ancorché non reso pubblico. Il presidente Tondo ha tutti gli strumenti per proclamare pubblicamente il migliore offerente o, diversamente, può mandare tutto a monte. Nelle ultime dichiarazioni si è contorto, manifestando anche lui dubbi sulla bretella autostradale. Quindi, se non serve o è inutile e dannosa, è tempo di dichiararlo esplicitamente: altrimenti si renda esplicito l’esito della gara».
L’altro punto è la concorrenza che tale opera potrebbe fare ad Autovie venete. «Il traffico – ha continuato Zanin – destinato a percorrerla non appare rilevante e, in ogni caso, risulta penalizzante per la società regionale Autovie venete poiché le toglie una certa quota di transiti, facendo mancare, quindi, una parte degli introiti proprio mentre la società è concentrata anche economicamente sull’onerosa realizzazione della terza corsia dell’A4». Infine una stoccata anche all’ente provinciale. «A fronte del dibattito sulla strada – ha concluso Zanin – è giusto osservare che la Provincia non ha sin qui prodotto alcuno sforzo significativo per aprire una discussione pubblica, venendo perciò meno in modo evidente al suo ruolo di rappresentanza dell’area vasta».(d.f.)
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