«Costruire nuove strade non è indice di progresso»
Il comitato Arca Tagliamento replica a Malattia sulla Cimpello-Sequals-Gemona Contestate le tesi che sostengono l’utilità del raccordo autostradale

SPILIMBERGO. «L’essere contrari all’autostrada Cimpello - Sequals - Gemona non è la semplice posizione di anime belle, significa piuttosto avere compreso che al progresso non ci si arriva più attraverso la costruzione di nuove strade». Non si è fatta attendere la replica del comitato Arca Tagliamento, forte di una raccolta di oltre 5 mila firme di cittadini contrari alla realizzazione del nuovo raccordo autostradale, alle dichiarazioni dell’avvocato Bruno Malattia, leader di Libertà civica, che ha manifestato il proprio favore al completamento dell’opera. «Al di là di ogni polemica – prosegue il direttivo del sodalizio ambientalista – se si vuole parlare del progetto autostradale si deve partire dai documenti allegati al bando di gara europeo, vincolanti per le imprese e la Regione. Il testo non lascia spazio a dubbi. Vi si legge chiaramente che alcuni rischi riguardanti il progetto autostradale sono a carico della Regione, mentre altri, come un utilizzo inferiore a quello previsto, sono sia delle imprese sia della Regione».
«Sulla copertura dei costi da parte di privati – si precisa – bisogna quindi fare attenzione poiché ai contribuenti l’autostrada potrebbe costare a prescindere, dovendo sostenere le spese dei pedaggi. Affermare che, grazie all’autostrada, Pordenone sarà direttamente collegata a Sequals, Spilimbergo, ma anche a Maniago, appare tautologico visto che l’esistente superstrada fornisce lo stesso servizio a titolo gratuito». Sul piano regionale della mobilità viene anche rilevato come l’interporto di Pordenone sia una piattaforma logistica già ben dotata di interconnessioni ferroviarie e viarie. «La politica di costruire sempre nuove strade – concludono – abdica alla possibilità di utilizzare la rotaia, depotenziandola. Parlare poi di benefici per i territori attraversati senza esplicitarli o dello sviluppo della piccola e media impresa soltanto grazie a una nuova autostrada senza tenere conto della crisi in atto ha il sapore di uno slogan ormai consumato».
Guglielmo Zisa
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