Buja, anziani ai seggi: così s’inaugura il servizio comunale
BUJA. È attivo il servizio di trasporto per gli anziani, avviato dall’amministrazione Bergagna e già oggi si concretizzerà nel trasporto degli ospiti della casa di riposo al seggio elettorale per il...

BUJA. È attivo il servizio di trasporto per gli anziani, avviato dall’amministrazione Bergagna e già oggi si concretizzerà nel trasporto degli ospiti della casa di riposo al seggio elettorale per il voto. A lavorarci sopra, negli ultimi mesi da quando era venuto meno il precedente servizio gestito dall’Auser, l’assessore ai servizi sociali Silvia Pezzetta, che ha messo in piedi una squadra di volontari nella cittadina pronti a mettersi a disposizione di chi è più anziano e bisognoso di spostarsi da casa per prendere medicinali o fare visite in ambulatorio e all’ospedale, per piccole commissioni ma anche per avere compagnia: «Chi ne avesse necessità - spiega Pezzetta - può chiamare il numero verde 800 199380, al quale risponderà l’assistente sociale che verificherà le reali necessità della persona che chiama. Successivamente, all’anziano richiedente verrà dato il numero del coordinatore del servizio così che si instaurerà un rapporto diretto tra i due. Ringrazio in particolare chi si è reso disponibile nella cittadina, dimostrando un forte senso di solidarietà verso chi è più in difficoltà». I volontari si prensenteranno alle case degli anziani con un apposito tesserino, assicurando l’affidabilità delle persone nei confronti dei richiedenti. Il servizio sarà completamente gratuito e finanziato direttamente dal Comune, il quale si è affidato, tramite convenzione, all’associazione Pro Senectute per la gestione burocratica dello stesso: «Ci rendiamo conto - ha detto ancora Silvia Pezzetta - del problema del trasporto per chi ha un certa età, soprattutto se solo: in quel caso, anche la disponibilità per la compagnia data dai volontari è molto importante, anche perché ci permetterà di avere più attenzione sulla situazione delle persone. Ultimamente, ho ricevuto anche da molte persone dei Comuni limitrofi, soprattutto da Gemona, dove vivo con la mia famiglia, apprezzamento per questo servizio, oltre che per la difesa dell’ospedale San Michele». (p.c.)
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