Ejarque boccia la TurismoFvg: ha fallito
Il manager critica la gestione dell’Agenzia di cui fu il primo direttore e a confronto con le Pro loco illustra alcune strategie

UDINE. Un turismo rimasto «mentalmente indietro a dieci anni fa». Indietro rispetto al mercato, rispetto alle nuove esigenze dei viaggiatori. Un turismo immobile, quello del Fvg. Che sta risentendo di errori strategici nelle scelte fatte negli ultimi anni anche – e soprattutto – dalla Turismo Fvg.
Lo ha detto senza giri di parole Josep Ejarque il presidente di Four Tourism, società di consulenza internazionale in management e marketing turistico. Lui che fu il primo direttore della Turismo Fvg al tempo di Riccardo Illy, poi allontanato dal centrodestra. Ha pronunciato parole schiette ieri mattina al corso di formazione organizzato dal Comitato regionale delle Pro Loco alla Getur a Lignano.
«Il problema del Fvg – ha affermato Ejarque – è che è tornato indietro e che non è stato in grado di ascoltare il mercato. Si è continuato a fare sempre alla stessa maniera seguendo gli interessi di pochi». Non nega che ci siano state delle mancanze. «A livello di turismo sono stati fatti gravi errori e in questo rientra anche la Turismo Fvg non solo quella attuale ma anche negli anni scorsi. Si deve smettere per esempio – ha affermato il manager catalano – di puntare sul turismo dei grandi eventi come unica leva, perché questo implica una grande dispersione di risorse e non c’è alcun risultato nel rapporto costi e benefici». Il turismo, dunque, deve affrontare nuove sfide.
Ed è lo stesso Ejarque a essersi messo in gioco. Anche lui infatti è tra i partecipanti al bando da 60 mila euro promosso dalla Regione per disegnare la strategia del prossimo quinquennio per il turismo del Fvg (i piani dovranno essere recapitati entro il 2 dicembre). Non si sbilancia, eppure nel suo intervento si è intravista nettamente la strategia che vorrà mettere in campo, pur concentrando l’attenzione sulle Pro Loco.
«Credo che voi possiate sostenere l’attività turistica della Regione – ha detto Ejarque – però dovete confrontarvi con il turista le cui richieste sono cambiate radicalmente rispetto a cinque anni fa. Se volete continuare a promuovere il vostro territorio in senso turistico dovete organizzare le vostre manifestazioni a seconda di quello che il turista chiede, si deve cambiare metodologia di accoglienza turistica».
Per Ejarque il modello Pro Loco va ripensato: «Dovete confrontarvi con la realtà. O vi adeguate o morite. Fino a ora siete rimaste chiuse in voi stesse e non potete più farlo, dovete esserci su internet perché ci sono nuove sfide». Per Ejarque oggi il turismo deve fare i conti con un viaggiatore informato interessato agli aspetti dell’autenticità e che punta a «fare esperienza».
Una promessa durante i lavori è venuta anche dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop. «Da parte della Regione c’è l’impegno a semplificare le attività delle Pro Loco. Il volontariato – ha detto Iacop – non può essere legato da mille vincoli. La vostra attività va inserita nella proposta strategica turistica del Fvg». Proposta che è stata ben accolta dal presidente del Comitato regionale delle Pro Loco Valter Pezzarini. L’importante sarà fare gioco di squadra. Per vincere la sfida del turismo 2.0.
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