«La crisi si supera ora o mai piú»
Massimo Cacciari ospite al Centro Balducci: «Letta venda subito la Rai»

POZZUOLO. «Vendere la Rai. Si farebbe un buon affare contro la crisi, che ha il suo capolinea al prossimo anno: o si risolve entro il 2014 o non ce la potremo fare».
Sono ricette colte al volo nell’intervento di Massimo Cacciari, ancora una volta relatore da sala strapiena al centro Balducci di Zugliano.
La cura suggerita è drastica: la spending review deve rivolgersi alle sacche di inefficienza, al proliferare di enti e sottoenti.
Così l’applaudito ospite non ha esitato a passare spesso e volentieri dalla cattedra di filosofo alla scrivania da ex sindaco, in questo piú volte sollecitato dal moderatore don Pierluigi Di Piazza, direttore del centro, che da programma lo ha interrogato sui temi della cultura, dell’etica, dell’economia, della compassione e gratuità, della politica, con acute e toccanti considerazioni: «Mai come oggi chi persegue il bene da solo non fa il proprio interesse, perché il nostro agire o è dentro il benessere generale o non funziona neanche per noi. L’indifferenza non conviene».
E ancora: «Non possiamo stare bene se c’è chi sta male. Una società che non avesse la dimensione della gratuità si sfalderebbe. Se il prossimo è un incubo, trasformiamolo in risorsa, oltretutto ci conviene».
«Basta con il mito della politica delle economie, bisogna dare la possibilità alle nuove generazioni di crearsi il proprio lavoro: le tecnologie attuali moltiplicano le opportunità».
Serata con i botti finali ancora sul mondo politico attuale, sollecitati dal dialogo con il pubblico: «Grillo? Non ha alcun senso del governo, solo del prendere voti. Napolitano, la cui cultura è la piú lontana possibile dal presidenzialismo, costretto a fare il presidenzialista; il partito ex comunista retto da due democristiani; tre leader che non sono in parlamento: tutto un carnevale».
Detto, poi, da uno che ama i paradossi.
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