Pasquetta con l'assalto al museo: duemila visitatori In centinaia alla Cormorana in ricordo di Silvia FOTO / A Udine - A Gorizia - A Cormons - A Cividale - Nei musei VIDEO / Truc a Cividale - Musei a Udine
Pienone nelle sale del castello di Udine per l’evento con musica e arte. In città anche raccolte fondi e pasti caldi per i poveri

UDINE. Il maltempo ha favorito la Pasquetta in città e Udine non si è fatta trovare impreparata. L’iniziativa Musica&Musei è stata un successo. Solo nelle sale del castello sono entrate quasi 2 mila persone. Altre 165 a Casa Cavazzini.
Meno gettonato il Cormôr dove, complice il freddo e la pioggia, sono arrivati pochi irriducibili decisi a non rinunciare alla tradizionale gita fuori porta. Nella Pasquetta segnata dall’austerity invece hanno trovato spazio anche le iniziative di solidarietà pubbliche e private alle quali i friulani non hanno fatto mancare la loro generosità.
Musei aperti
Famiglie, giovani, anziani, turisti arrivati dall’Austria e dalla Slovenia, hanno approfittato della Pasquetta per salire sul colle del castello. Sarà stato per i musicisti che inusualmente si esibivano nelle sale o per le condizioni meteo che non favorivano i tradizionali pranzi al sacco, ieri la biglietteria del castello ha staccato 1.890 ticket gratuiti.
La formula vincente, infatti, è quella dei musei delle capitali europee: ingresso gratuito con cassettina per le offerte libere. Nell’atrio del maniero sono stati raccolti diversi soldi: «Domani (oggi ndr) li conterà un’apposita commissione» spiega il direttore dei civici musei, Marco Biscione, lo stesso che, a metà pomeriggio, per alleggerire la fila delle persone in coda, ha iniziato a stampare e a distribuire biglietti.
A tutto ciò vanno aggiunte le 165 persone che hanno pagato il biglietto per visitare Casa Cavazzini. «Sono numeri incoraggianti soprattutto per le sponsorizzazioni» aggiunge Biscione ricordando che Musica&Musei è stata organizzata grazie alla collaborazione delle associazioni La Scimmia nuda e LiveAct e il contributo della Cassa di risparmio Fvg.
Altrettanto soddisfatto l’assessore alla Cultura, Federico Pirone: «I musei stanno diventando l’attrazione della città. Li stiamo pensando non come luoghi statici, bensì come luoghi pronti a ricevere quanto di meglio Udine riesce a esprimere».
L’obiettivo di Pirone resta quello di diversificare le proposte e di aumentare il numero dei visitatori per rendere le offerte culturali spendibili anche sul fronte delle sponsorizzazioni. Altrettanto gettonata la Casa della contadinanza dove i visitatori del castello hanno potuto degustare i piatti tipici friulani.
In centro
Udine in fiore ha colorato il centro con le bancarelle delle piante. Ieri mattina erano in molti ad apprezzare e acquistare specie più o meno rare comprese le erbe officinali da tenere sul terrazzo.
Ma non solo perché in centro c’erano anche diversi turisti che non hanno mancato di immortalare la loggia del Lionello o piazza San Giacomo.
La solidarietà
Tanti i volontari che hanno preferito trascorrere il lunedì dell’Angelo tra i poveri. Alla mensa di via Ronchi alle persone meno abbienti hanno distribuito decine di pasti caldi. Come di consueto anche la famiglia Bressan di Cussignacco ha organizzato la festa di beneficienza per raccogliere fondi da inviare ai missionari in Brasile.
«La sorella di mio padre, suor Anna Grazia Bressan, era una missionari e noi con questa iniziativa cerchiamo di continuare il lavoro che lei aveva avviato per aiutare i bambini poveri» puntualizza Roberto Bressan figlio del noto tenore Desiderio Bressan. Nella sua abitazioni un centinaio di persone hanno partecipato alla raccolta fondi.
A Osoppo, invece, l’associazione Semi di speranza con gli alpini dell’Ana e il Banco alimentare, per il secondo anno consecutivo, hanno organizzato un pranzo per le persone sole, in particolare per gli anziani delle case di riposo, e quelle che non hanno potuto concedersi il pranzo pasquale.
E così decine di persone tra alpini e gente comune, hanno deciso di ridare il sorriso a chi l’aveva perso sotto il peso dei problemi.
Senza contare che nella settimana pasquale la generosità dei friulani non si è fatta attendere: molte famiglie hanno consegnato dolci e generi alimentari nella mensa dei poveri di via Ronchi a Udine o nella sede del Banco alimentare che da sempre sfama chi non riesce ad arrivare a fine mese e chi, complice la crisi economica, non ha un lavoro.
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