I circensi: «Li aspettiamo nel nostro zoo»
I responsabili: mostreremo loro come trattiamo i nostri animali. Noi vogliamo solo lavorare

AVIANO. Al Circo di Mosca come stanno gli animali? «Cari animalisti e giornalisti venite a trovarci: i nostri animali sono trattati bene». Lo zoo dietro al tendone, merita una visita. “Gli animali – Giuseppe Ravvolgi, Valeria Valeriu, Larry Rossante il direttore e Desirée Valeriu aprono stand, gabbie e recinti – sono compagni di vita e di lavoro». Hanno cinque leoni e tigri, otto dromedari, puzzole, e uno zoo vario. L’ultima nata è Giuly, dromedario albino che ha 50 giorni e si allattata con il biberon.
«Animalisti venite a trovarci – tendono la mano i circensi –. Siamo attendati fino a lunedì ad Aviano e poi porteremo lo show a Cordenons».
Il loro lavoro è nello zoo. I ragazzi del Circo di Mosca mettono il tendone in trasparenza. «Gli animali – spiegano Valeria e Larry –. Sono tutti nati in cattività. Li abbiamo tenuti da cuccioli nelle roulotte con noi. Vorremo che la lotta contro i circensi finisse. Dobbiamo lavorare per campare. Con leoni e tigri abbiamo un rapporto speciale: Zeus è un leone bianco dolcissimo di tre anni e la tigre rosa è uno di 50 esemplari al mondo».
Giovani, entusiasti e pronti alla verifica: i circensi sono attendati a Visinai. «I controlli sugli animali dell’Ass6 e delle guardie forestali capitano ogni cinque giorni – spiegano i trentenni che hanno leoni e dromedari, lama e il maialino Susy nel loro circo privato “La favola siamo noi” nel Vicentino –. Curiamo i nostri animali come fossero di casa. Forse, è meno pericoloso parlare con un leone amico che con certi animalisti pronti a fare sempre la guerra. Vorremmo dialogare».
Chiedono una tregua. «Nel nostro circo gli animali rientrano nel cast: sono artisti a quattro zampe, colleghi di lavoro, compagni di vita. Vogliono essere spazzolati, accarezzati. Sono accuditi h24 con amore».
Chiara Benotti
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