Più di 40 biblioteche in rete: il Sistema Friuli aumenta i prestiti
La collaborazione tra 28 amministrazioni comunali garantisce il servzio a 230 mila cittadini. I libri si possono prenotare e riconsegnare nel punto più vicino casa: 50.445 scambi nel 2021
Roberta Zavagno
La sigla, “Sbhu”, è ostica, ma sta diventando sempre più familiare ad un pubblico di lettori ormai avvezzi a prenotare volumi da altre biblioteche friulane, senza spostarsi, per prenderli in prestito e restituirli, dalla propria.
Identifica infatti il Sistema bibliotecario dell’hinterland udinese (ora Sistema bibliotecario del Friuli dopo l’unione con quello dell’Alta Val del Torre) che raggruppa 28 amministrazioni comunali ed oltre 40 biblioteche, con Udine capofila, per una popolazione servita di circa 230.000 cittadini (al 31 dicembre del 2021).
Il prestito intersistemico ha consentito di movimentare, nel 2021, 50.445 libri (erano 44 mila nel 2019 e 38.482 nel 2020); il sistema inoltre permette – sempre senza alcun costo per l’utente – l’accesso alla Media library on line (Mlol), una piattaforma digitale di prestito e consultazione per fruire di un enorme patrimonio di libri, giornali, riviste, contenuti multimediali. L’emergenza Covid, con la chiusura totale o parziale, in alcuni periodi, delle biblioteche, ha visto un vertiginoso aumento nell’utilizzo di questo servizio, per il quale si stima un volume di attività quasi triplicato, passando dai 31.927 accessi del 2019 agli 88.584 del 2021, con una ulteriore tendenza all’aumento.
«È la nuova frontiera del concetto di biblioteca – spiega Paolo Montoneri, presidente di Sbhu ed assessore comunale alla cultura a Pasian di Prato – che ormai va interpretata non più come “deposito” di libri per il prestito, ma come agenzia di divulgazione culturale, di formazione alla lettura, di aggregazione, di sviluppo dell’editoria.
Il progetto, nato nel 2010 con 12 biblioteche aderenti, con Udine capofila, ed è ora giunto a contarne 43. Il numero di accessi, in termini di volumi complessivi di prestiti alle singole biblioteche nel 2021 è stato di 155.383 documenti cartacei, a cui si aggiungono 16.512 prestiti e download di ebook, audiolibri, film e musica da libreria on line; considerevole anche il numero di consultazioni dell’edicola di Mlol, pari a 46.283 nell’anno 2021.
«Sia chiaro – prosegue Montoneri –: ogni biblioteca è autonoma nelle scelte organizzative e gestionali, ma l’aggregazione in un sistema così vasto costituisce un vantaggio aggiuntivo per il cittadino, oltre che per le amministrazioni civiche che, soprattutto per determinate fasce editoriali, possono condividere, anziché duplicare, gli acquisti».
Proprio il costo di libri, riviste e quotidiani, tanto più in un momento di difficoltà economica, fa aumentare l’attrazione delle biblioteche pubbliche. Poi, ci sono investimenti regionali mirati, per promuoverne il ruolo di incentivo alla lettura fin dai primi mesi di vita e come aree di aggregazione educativa e formativa per bambini, genitori, anziani (per esempio, il progetto regionale “LeggiAmo 0 -18”’, sostenuto dagli assessorati all’Istruzione, al welfare e alla cultura che si rivolge ai bambini e ai ragazzi della fascia d’età 0-18 anni e che vede il coinvolgimento delle famiglie, degli educatori, della scuola.
Il Sistema bibliotecario del Friuli comporta un investimento medio annuale di oltre 100.000 euro derivanti dal finanziamento regionale, cui si sommano le quote di compartecipazione delle singole amministrazioni (0,10 centesimi ad abitante) oltre che le risorse che ciascuna amministrazione dedica per il mantenimento ed il consolidamento delle proprie biblioteche. Da segnalare anche, nel corso degli ultimi tre anni, il contributo erogato dal ministero dei Beni culturali che va proprio nell’ottica di promuovere e sostenere in particolare le sedi locali che sono state duramente colpite dell’emergenza sanitaria: ne beneficiano quest’anno praticamente tutti i Comuni del nostro Sistema bibliotecario, e così anche le amministrazioni più piccole sono riuscite ad avanzare la richiesta di contributo.
«Oltre che alle biblioteche del territorio, – conclude Montoneri – il sistema ha un occhio di riguardo rispetto all’editoria locale, costituitasi nella “Associazione Editori del Fvg” (cui afferiscono una dozzina di editori) anche grazie all’impulso delle nuove forme di aggregazione tra biblioteche, con decine di “presentazioni” di volumi ogni anno: un’attività di promozione sistematica e diffusa».
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