Venticinque anni fa moriva Perosa, sacerdote e compositore che mise nelle sue opere l’amore per il Friuli
Gilberto della negra
Ricorre oggi, l’anniversario della morte di Albino Perosa. Il sacerdote e compositore nato a Rivignano il 20 aprile del 1915, scomparso a Udine 25 anni fa, il 20 settembre 1997, verrà commemorato questa sera, nella cattedrale di Udine, alle 19, con la Santa Messa di suffragio presieduta dall’Arcivescovo, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, con la partecipazione della cappella musicale della cattedrale, diretta dal maestro Davide Basaldella.
Albino Perosa entrò a 11 anni in seminario dove incontrò il maestro don Mario Roussel che ne intravide le grandi qualità e gli fu maestro. Nel 1939, ordinato sacerdote e nominato cappellano al Tempio Ossario di Udine, oltre al servizio pastorale, si dedicò all’attività di esecutore, di direttore di coro e di compositore. Nel 1946 il diploma in organo e composizione organistica, presso il liceo musicale “Jacopo Tomadini”, sotto la guida di monsignor Giovanni Pigani. Successivamente, seguendo l’insegnamento dell’allora direttore del liceo musicale maestro Mario Montico (1885-1959), si diplomò in composizione nel 1955 presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste.
Insegnante di religione all’istituto Valussi, per 17 anni, assunse poi l’incarico di insegnare ai chierici in seminario dal 1956 fino agli anni Settanta. Nel 1961 gli venne affidata la cattedra di organo e composizione organistica al liceo “Jacopo Tomadini”. Vi rimarrà sino al 1975. In questo periodo curò la diffusione della cultura organistica in Friuli.
Nel1966 monsignor Pigani gli consegnava la cappella musicale del Duomo alla quale diede prestigio al servizio liturgico corale. Fondò il coro “Tomadini” legato alla attività sinfonico corale del liceo musicale, successivamente il coro “Santa Cecilia”. Erano gli anni della riforma conciliare e monsignor Perosa si mise subito a comporre moltissimi brani per l’anno liturgico. Ricchissimo il suo “corpus" che abbraccia le radici gregoriane, il canto aquileiese e la musica polifonica.
Un filone che non può essere dimenticato è il canto popolare, impropriamente limitato alla definizione di “villotta friulana”. Affrontò decine di melodie armonizzandole ed elaborandole con straordinaria inventiva, con un linguaggio che porta la “villotta” finalmente all’opera d’arte.
Nel catalogo delle opere di Perosa, grande spazio occupa la musica corale liturgica: un insieme ricco, unico e completo nel suo genere, cui attingere per le celebrazioni per tutti i tempi dell’anno liturgico. A questo impegno appassionato, ispirato al suo ministero e alla sua terra natia, si è affiancata l’opera compositiva per vari organici strumentali: organo, pianoforte, violino e pianoforte, violoncello e pianoforte, quartetto d’archi, oboe e pianoforte, musica da camera per strumenti vari, voce e organo. Al maestro Perosa si deve lo sviluppo della scuola Diocesana di musica, che, alla fine degli anni Ottanta, contava quattrocento allievi. Non va infine dimenticato il suo impegno civico come partigiano durante gli anni ’44 e ’45. Il nome di Albino Perosa viene ricordato nel libro di Francesco Cargnelutti “Preti Patrioti” del 1965. Nel 1969 gli è stato riconosciuto questo impegno con una croce al merito di guerra.
Nel ricordo del compositore sono previsti, nei prossimi giorni anche altri appuntamenti: a Mortegliano (sabato 24 settembre alle 21), nella chiesa della SS. Trinità; a Rivignano (il 2 ottobre alle 20.45), nel Duomo di San Lorenzo; a Udine (il 18 novembre alle 20.45), in cattedrale.
A Mortegliano verranno ricordati anche Tarcisio Mondini e Pietro Biasatti che hanno collaborato con Perosa. Il programma prevede la presentazione del libro “Composizioni per organo”, undici composizioni di Perosa nel periodo tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, pubblicato dalla cappella musicale “Albino Perosa” aps che ho personalmente curato (edito da Rugginenti Milano). Nella serata verranno eseguiti alcuni brani dal maestro organista Beppino Delle Vedove (docente di organo e composizione organistica presso il conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine). Il Complesso d’archi del Friuli e del Veneto diretto dal professor Guido Freschi eseguirà alcune composizioni per archi sempre di Perosa e a conclusione del concerto la cappella musicale “Albino Perosa” da me diretta presenterà composizioni per coro, archi e organo.
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