Filologica a congresso: «La centralità della scuola friulana»

Una Società che celebra il novantanovesimo Congresso ma che guarda al Friuli, ai giovani, alla scuola friulana e alle sue esigenze. Si è svolto ieri a Spilimbergo l’annuale incontro della Società Filologica Friulana, tornata per la quarta volta nella cittadina del Friuli Occidentale dopo i congressi del 1926, 1946 e 1984: il 2022 coincide con il centenario di fondazione della Scuola Mosaicisti del Friuli, ricordato dal presidente Stefano Lovison nel suo intervento.
Dopo il saluto di benvenuto del sindaco di Spilmbergo, Enrico Sarcinelli, la premiazione della VI edizione del premio “Chino Ermacora” - Scuele e marilenghe ha aperto i lavori congressuali al Teatro Miotto, a dimostrazione dell’attenzione della Filologica per le future generazioni. Il concorso per progetti didattici sul Friuli e in friulano ha premiato la scuola dell’infanzia di Colloredo di Montalbano, la primaria di Pantianicco e la secondaria di primo grado di San Daniele. Seconde classificate, nelle rispettive categorie, le scuole dell’infanzia di Laipacco e di Passons, le primarie di San Giorgio di Nogaro e di Feletto Umberto, la secondaria di primo grado di Sedegliano; molti gli studenti presenti al Teatro Miotto accompagnati dai loro insegnanti e dirigenti scolastici.
L’importanza della scuola e della attuazione delle leggi di tutela delle minoranze linguistiche è stata poi ribadita dal neoeletto senatore Marco Dreosto, spilimberghese, e da Markus Maurmair, presidente della Assemblea della comunità linguistica friulana.
Il Congresso è stato anche l’occasione per fare il punto sulle attività della Filologica: il presidente Federico Vicario, ha ricordato l’impegno nel Friuli occidentale grazie a sinergie con le istituzioni culturali del territorio quali l’Accademia San Marco di Pordenone – intervenuto anche il presidente Alvaro Cardin –, il Ciavedal di Cordenons e l’Associazione Antica Pieve d’Asio, per la promozione di progetti condivisi quali la valorizzazione dell’opera degli scultori attivi in Friuli nel Rinascimento (Pilacorte, Carlo da Carona e Bernardino da Bissone), ma anche per ricordare grandi personalità quali Renato Appi di cui nel 2023 ricorreranno i cent’anni dalla nascita. Vicario ha anche ricordato il centenario della nascita di Pasolini a cui la Società, in collaborazione con il Centro Studi di Casarsa, ha dedicato il progetto della Bibliografia delle opere friulane.
La giornata – come da tradizione – si è aperta con la celebrazione della messa nel Duomo di Santa Maria Maggiore, celebrata da Guido Genero ed accompagnata dai cori Tomat di Spilimbergo, San Marco di Pordenone e dalla Cantoria del Duomo di Venzone diretti dal maestro Davide De Lucia.
Nel corso dei lavori al teatro Miotto sono inoltre intervenuti Federico Lovison, che ha presentato la figura e l’opera dei due grandi artisti Italo Zannier e Nane Zavagno. È seguita la presentazione del numero unico “Spilimberc” a cura di Gianni Colledani e Marco Salvadori,.
Il prossimo anno per il congresso numero cento il convegno sarà ospitato da Montereale Valcellina.
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