Fino al 4 dicembre skipass in prevendita. Legambiente: via le luci dalle piste di fondo
Parte la campagna di PromoTurismo con le stesse tariffe dello scorso anno. Nei sei poli si punta ad aumentare i ricavi
Giacomina Pellizzari
Si è aperta la prevendita degli skipass in regione. Fino al 4 dicembre gli amanti dello sci potranno acquistarli a prezzi scontati del 10 per cento. La campagna prende il via nel giorno in cui i meteorologi dell’Osmer Arpa prevedono l’arrivo della neve oltre gli 800 metri di altitudine.
La prevendita che annuncia l’apertura della stagione scistica il prossimo 8 dicembre, prende il via anche con il plauso di Legambiente. Gli ambientalisti apprezzano la decisione di sospendere le sciate in notturna sulla pista di Prampero a Tarvisio e a Sauris, per contenere i consumi e i costi energetici. Il presidente, Sandro Cargnelutti, però, suggerisce di proseguire su questa linea spegnendo anche l’illuminazione lungo le piste di fondo a Piancavallo, Forni Avoltri e Forni di Sopra.
La prevendita
PromoTurismo si prepara a gestire una prevendita con le stesse tariffe dello scorso anno, le più convenienti dell’arco alpino: il giornaliero a 39,50 euro, 28 in bassa stagione, ridotto a 25 per i residenti nei poli di Forni di Sopra-Sauris, Piancavallo, Ravascletto-Zoncolan, Sappada-Forni Avoltri, Sella Nevea a Tarvisio.
I residenti pagano lo stagionale (Cartaneve) 250 euro anziché 300 per sciare nei poli in cui risiedono. Pure il costo della Cartaneve per i senior scende da 263 a 216 euro, mentre restano invariati i prezzi per junior, over 75 e bambini. Anche gli abbonamenti per le famiglie (minimo tre) vengono scontati del 30 per cento, l’individuale del 25.
Legambiente
Con le tariffe ai minimi termini, nella prossima stagione sciistica, PromoTurismo punta ad aumentare i ricavi, mentre Legambiente chiede di spegnere le luci anche sulle piste di sci nordico di Piancavallo, Forni Avoltri e Forni di Sopra. Si tratta di un suggerimento di buonsenso che però va indirizzato ai gestori degli impianti, ovvero ai Comuni o agli Sci club perché, in questo caso, PromoTurismo non ha alcuna competenza.
Allo stesso modo Legambiente invita la Regione «ad abbandonare i progetti obsoleti come la realizzazione delle nuove piste Lazzaro a Tarvisio e lato sud sul Montasio, a Sella Nevea nelle vicinanze di casera Cregnedul». Considerato che PromoTurismo prevede l’innevamento programmato sul 100 per cento del demanio sciabile, Cargnelutti chiede pure una riflessione sui «costi triplicati dell’energia per l’innevamento artificiale e sulla crisi climatica che, continuando a mordere, richiederà sempre più innevamento artificiale, fintanto che le temperature lo permetteranno, con significativi costi crescenti per la comunità regionale.
Se in passato fossero stati installati impianti a energie rinnovabili – sottolinea il presidente regionale di Legambiente – ora ci troveremmo con minor affanno dentro la bufera energetica a cominciare dai costi per il gas e per l’energia elettrica». L’associazione ambientalista ricorda che anche in regione «solo con l’impegno di tutti, si potrà affrontare il lungo percorso della transizione energetica».
La replica
Se da un lato PromoTurismo può condividere la necessità di spegnere le luci sulle piste di fondo e, molto probabilmente, lo farà notare ai gestori degli impianti, dall’altro non ha alcuna intenzione, invece, di rinunciare alla realizzazione dei nuovi impianti da sci. «Porteremo avanti gli investimenti programmati, tra cui la pista Lazzaro a Tarvisio, tra il Florianca e il Lussari, sul Montasio e a Sella Nevea» conferma il direttore operativo, Iacopo Mestroni, nel far notare che i tempi di avvio e completamento degli eventuali cantieri non saranno immediati.
Trattandosi di progettazioni complesse, non è escluso che, alla luce di ulteriori verifiche tecniche, alcuni dettagli possano cambiare. A Sella Nevea, a esempio, il Comune dovrà realizzare il vallo a protezione della casera.
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