Nell’ex Jugoslavia scompare una ragazza, a Spalato indaga l’ispettore Gorki Šain
Il libro di Jurica Pavičić tra finzione e affresco storico. Martedì 29 novembre la presentazione alla Libreria Moderna di Udine
OSCAR D’AGOSTINO
Nel 2021 ha vinto il Grand prix de littérature policière, un prestigioso riconoscimento letterario francese per il genere giallo: se lo sono aggiudicati Frederick Forsyth, P.D. James, Elizabeth George, Patricia Highsmith, Ian Rankin e, unico italiano, Giorgio Scerbanenco, soltanto per fare alcuni nomi.
Jurica Pavičić, scrittore, sceneggiatore e giornalista croato, ha pubblicato un profondo romanzo giallo, Acqua rossa, che ora giunge ai lettori italiani grazie alla pubblicazione da parte della casa editrice Keller (per la traduzione di Estera Miočić).
Un dramma familiare che è anche un affresco storico di tre decenni di trasformazioni (dalla caduta del comunismo alla guerra civile, dal crollo dell’economia e dell’industria agli investimenti stranieri e alla crescita turistica) di un Paese a a due passi dal Friuli. Il libro sarà presentato martedì 29, alle 18.30, alla Libreria Moderna di Udine, in un incontro organizzato in collaborazione con l’associazione Librerie in Comune.
La trama. Il 23 settembre 1989 Silva Vela esce di casa al tramonto per recarsi alla festa di pescatori del suo paesino croato a picco sul mare e scompare. L’indagine viene affidata all’ispettore Gorki Šain.
Ben presto le ricerche rivelano un ritratto più complesso e sconosciuto della ragazza: studentessa delle superiori a Spalato implicata negli ambienti della droga e con molti soldi a disposizione. E poi c’è un testimone uscito dal nulla, che afferma di averla vista comprare il biglietto di un pullman diretto all’estero.
Un potente affresco storico, dicevamo. La vicenda è ambientata in un preciso momento storico, mentre ciò che resta del regime di Tito sta crollando e il nuovo potere dà il via a una sorta di caccia alle streghe che non risparmia nemmeno le forze dell’ordine. Gorki Šain è obbligato a dimettersi e il caso viene chiuso.
La famiglia di Silva è l’unica a non arrendersi, a continuare ostinatamente le ricerche e a voler trovare delle risposte. Solo molti anni più tardi, in una Croazia alquanto cambiata, un evento inatteso farà luce su quell’indagine.
Jurica Pavičić è nato a Spalato nel 1965. È scrittore, sceneggiatore e giornalista. Dal 1989 lavora come critico cinematografico per vari giornali. È autore di sette romanzi, due raccolte di racconti, saggi sul cinema, sulla Dalmazia e sul mondo mediterraneo.
Le sue opere sono state tradotte in inglese, tedesco, italiano, russo, francese e bulgaro. Con Acqua rossa, come si diceva, in Francia ha vinto il Grand prix de littérature policière come miglior romanzo straniero, ma anche il prix Le Point du polar européen e il prix Transfuge du meilleur polar étranger.
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