Rivelazioni pasoliniane: l’omaggio di Micossi allo scrittore di Casarsa
GIANFRANCO ELLERO
Se durante le vacanze di transizione 2022/23 si trova il tempo di salire fino ai castelli di Artegna e Gemona, due gioielli della ricostruzione alla friulana, sarà possibile ammirare non soltanto nuovi e indimenticabili paesaggi fra le Prealpi e la pianura, ma anche scoprire immagini di grande bellezza, portate in mostra dalle due amministrazioni comunali per una degna partecipazione alle manifestazioni indette in tutta Italia nel 2022 per celebrare il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.
Il Comune di Gemona, per la disponibilità di Livio Jacob, ha potuto esporre i manifesti dei film girati dal poeta di Casarsa ( “Il Vangelo secondo Matteo”, “La ricotta”, “Uccellacci e uccellini”. ..), custoditi nella ricchissima collezione della Cineteca del Friuli: fra essi anche quelli di “Medea”, il film interpretato da Maria Callas, l’unico girato in Friuli.
Il Comune di Artegna, prendendo come si suol dire due piccioni con una fava, ha potuto rendere omaggio al grande casarsese attraverso le opere di Mario Micossi raccolte sotto il titolo di “Rivelazioni pasoliniane”.
È grazie alla disponibilità di Anna, nipote dell’artista, che il Comune ha potuto esporre un ricco e vario corpus di incisioni all’acquaforte-acquatinta, acquerelli, graffiti e disegni a matita del 1994-95, realizzati a Versuta e dintorni, dove fiorirono gli straordinari versi in friulano de “La meglio gioventù”.
Dalla linea delle risorgive, dove il Friuli, scrisse Erasmo di Valvasone nel 1598, “quasi theatro ch’abbia fatto l’arte, non la natura, a’riguardanti appare”, Micossi poté ripetere i percorsi visivi del Poeta, allungando lo sguardo dalla ghiaiosa immensità del Tagliamento fino alle montagne, per concentrarsi poi nell’intimità dello sperduto villaggio di Versuta.
Stiamo parlando di due scrigni di immagini da visitare in queste giornate che ci portano all’Epifania e anche in seguito, per alcune settimane.
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