Tre giorni in California al teatro Nuovo con Pretty Woman: «È molto di più che una storia d’amore»
Beatrice Baldaccini nel ruolo che al cinema fu di Julia Roberts: «Cerco di prendere le distanze dalla sua interpretazione»
Sara Del Sal
Tre giorni in California, al Teatro Nuovo con l’arrivo, da oggi a giovedì 19 del musical Pretty Woman. Mercoledì 18 alle 17. 30 la Compagnia dello spettacolo incontrerà il pubblico a Casa Teatro.
Tratto dall’omonima pellicola, il musical, che si avvale del libretto scritto dagli stessi Garry Marshall e Jonathan F. Lawton, rispettivamente regista e sceneggiatore del film, arriva sui palcoscenici con una colonna originale firmata da Bryan Adams a cui si aggiunge la hit “Oh Pretty Woman”, di Roy Orbison.
Ci sono frasi che sono diventate di uso comune per intere generazioni come “Curva come fosse sulle rotaie”, “Mi si sono aggrovigliate le budella”, per non parlare dell’abbinamento tra fragole e champagne. Espressioni curiose che hanno avuto il potere di andare a segno in ogni paese in cui il film Pretty Woman è stato trasmesso.
La storia di Cenerentola portata ai giorni d’oggi che vede al posto della principessa costretta a fare la sguattera una giovane squillo, Vivian Ward che invece di un principe incontra un businessman ricchissimo come Edward Lewis ha sbancato ogni botteghino e ancora oggi, quando viene proposta in televisione continua a ottenere ascolti molto interessanti.
«È solo una favola», precisa Beatrice Baldaccini, che a teatro sta interpretando Vivian. Anima rock, con all’attivo una serie di titoli di musical famosissimi tutti portati in scena da protagonista, la Baldaccini afferma: «Io interpreto il personaggio, ma buona parte del lavoro è stato quello di riuscire a prendere le distanze da Julia Roberts.
Quello che mi ha colpito, quando ho riguardato il film, per prepararmi, è stato il fatto di averci trovato molto di più della storia d’amore che tutti ricordano. C’è una ragazza che lotta per una nuova vita ed è disposta a mettersi in gioco anche da sola, senza bisogno del miliardario».
Anche per Thomas Santu, che darà vita al personaggio di Edward Lewis «il lavoro più grande è stato quello di trovare Edward, non Richard Gere. Un uomo cinico, che ha dimenticato come ci si innamora e che lo fa nel modo sbagliato, oltre a non essere in grado di ascoltare», afferma. Per Santu «Non si corteggia con i soldi o con begli abiti, ma è interessante il fatto che questo copione sia scritto senza una data o un luogo preciso. Può accadere anche in questo istante».
Pretty Woman il musical vedrà in scena una compagnia affiatata. «Siamo un cast davvero forte, composto da professionisti. Per il musical italiano, inaspettatamente è un bel momento. Il Covid ha come resettato tutto ciò che accadeva prima e ha permesso a noi musical performer di ripartire in maniera diversa», afferma Beatrice che conferma che «nel musical c’è l’abito lungo rosso che Vivian indossa e quando lo ho visto per la prima volta mi sono emozionata. Mi fa sentire davvero una principessa».
Per quanto riguarda Edward «il personaggio a teatro è impegnato ad aiutare Vivian a compiere il suo riscatto personale, così vuole la regia. Il pubblico, finora ha dimostrato di amare alla follia anche lui», afferma Santu.
Non resta che cercare di accaparrarsi gli ultimi biglietti disponibili per le repliche al Nuovo, perché perdersi questo spettacolo, come direbbe la stessa Vivian, sarebbe proprio un «bello sbaglio». Enorme.
I commenti dei lettori