Il prof Andrea Maggi fa il bis in tv: Var della grammatica su RaiTre
L’insegnante de Il Collegio nel cast del programma di Geppi Cucciari. «La televisione ha il dovere di fare cultura, ma deve attirare di più i giovani»
MATTERO ISEPPI
Andrea Maggi è sempre più protagonista del piccolo schermo: l’iconico volto de Il Collegio ogni giovedì sera è parte del cast di Splendida cornice, trasmissione in prima serata su Rai3 condotta da Geppi Cucciari, con il ruolo di “Var della Grammatica”, pronto a trovare e correggere gli errori degli ospiti e del pubblico.
Non solo tv, però, per il professore e scrittore, perché, per il suo impegno sui social, è stato scelto come ambasciatore per la campagna contro lo spreco alimentare per il 2023.
Prof. Maggi, ormai è un habitué della Tv…
«Direi di sì, mi hanno chiamato per questo nuovo format, per rilanciare la cultura in prima serata però in chiave leggera. In un certo senso sono il Filippo Lagerbäck di Geppi Cucciari e ho il compito – antipatico ma divertente – di ravvisare gli errori grammaticali, dando seguito a delle gag simpatiche».
Qual è il ruolo del pubblico all’interno del programma?
«Il pubblico è contraddistinto da diverse categorie di lavoratori e ciascuno pone delle domande agli esperti invitati di volta in volta: etimologia, filosofia, astrofisica, ingegneria aerospaziale…».
Come si trova all’interno della trasmissione?
«Benissimo! Geppi è un vulcano, molto simpatica e disponibile. Ho conosciuto anche Nicola Balestri, il bassista di Cremonini, che dirige la band del programma. Fra noi c’è un bel clima ed è un’esperienza molto positiva».
Nella trasmissione, lei siede in un posto speciale rispetto al pubblico, sembrerebbe quasi un trono, non è che rischiamo di vederla tronista un giorno?
«No, fortunatamente no (ride, ndr), in realtà è una cornice ed è una sorta di posto d’onore all’interno del pubblico per via del mio ruolo nel programma».
Tronista no, ma se la invitassero a Ballando con le stelle e a Sanremo?
«A Sanremo mi farebbe molto piacere per portare la testimonianza del mondo della scuola. Mia moglie poi dice sempre che vuole fare un corso di tango e io le rispondo sempre che sono un pezzo di legno. Se dovessi andare a Ballando con le stelle non avrei più scuse».
Se invece le proponessero di condurre un programma suo accetterebbe?
«Perché no?
La tv oggi può fare ancora cultura?
«La televisione ha il dovere di fare cultura, deve però fare un salto attirando su di sé i giovani, perché la tv resta l’ultimo baluardo per trasmettere il sapere a livello di massa. C’è, quindi, la necessità di avere testimoni credibili e vicini al mondo dei giovani».
Lei è anche il nuovo ambasciatore contro lo spreco alimentare…
«È un onore, la lotta allo spreco alimentare è un’emergenza attuale. Nella nostra società il benessere si misura con l’abbondanza, ma dovremmo capire che un buon rapporto con il cibo nasce dalla moderazione e dal rispetto verso di esso, più sano è il nostro rapporto con gli alimenti, più sano è il nostro rapporto con l’ambiente.
I ragazzi sono effettivamente attenti a questa tematica?
Assolutamente no, in molte famiglie manca completamente un’educazione nel merito. Va subito fatto un lavoro importante, perché ne va del benessere delle nuove generazioni e dell’ambiente che ci circonda.
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