Il G8 di Genova e Andrea Pennacchi: anteprime del Pordenone Docs Fest
cristina savi
Prenderà il via il 9 febbraio con l’atteso documentario sul G8 di Genova “Se fate i bravi”, prevede sette proiezioni, tutte presentate dagli autori, e il 27 febbraio porterà in sala anche l’attore Andrea Pennacchi “Aspettando le voci del documentario”, il programma di anteprime della 16ª edizione del Pordenone Docs Fest (che quest’anno si terrà dal 29 marzo al 2 aprile), attese ogni giovedì fino al 23 marzo, alle 20.45, a Cinemazero.
Un cartellone che si annuncia come «un ritratto dinamico di un’Italia attraversata da tensioni, dubbi e speranze», a partire appunto da “Se fate i bravi”, presentato alle Giornate degli autori della Mostra del cinema di Venezia, documentario con il quale Daniele Gaglianone e Stefano Collizzolli, a oltre vent’anni dai fatti di Genova, hanno sentito l’esigenza di raccontare una storia con cui, a loro parere, il nostro paese non ha mai fatto i conti fino in fondo.
Il lavoro è invece il tema che il 16 febbraio porterà a Pordenone uno dei più importanti documentaristi italiani, Gianfranco Pannone e il suo “Via Argine 310”, che racconta la crisi dello stabilimento Whirpool di Napoli, dove 426 operai in cassa integrazione rischiano di essere licenziati e lottano per il loro posto. Al loro fianco c’è anche l’attore e regista Alessandro Siani, figlio di operai campani, che nel corso del presidio scambia con loro opinioni, battute, storie di vita.
Andrea Pennacchi sarà ospite di Cinemazero il 23 febbraio nella veste di protagonista di “Pluto”, di Renzo Carbonera, un film tra fiction e realtà, che narra l'angoscia per la possibilità di un'apocalisse nucleare. Giovedì 2 marzo Benedetta Argentieri, con il suo “The Matchmaker” racconterà la storia di Tooba Gondal, una delle più note jihadiste britanniche, famosa per essere riuscita a organizzare una dozzina di matrimoni tra donne occidentali e combattenti dell’Isis.
La controversa vicenda della TavTorino-Lione è oggetto del documentario “La scelta” di Carlo Bachschmidt, presentato al Torino Film Festival, in arrivo il 9 marzo: indaga le ragioni profonde che muovono i protagonisti a portare avanti un’azione di resistenza sapendo che la “vittoria” sul campo è lontana, e forse impossibile.
In “Rebellion” (la data è il 16 marzo), le due autrici, la londinese Maia Kenworthy e la spagnola Elena Sánchez Bellot, raccontano la storia del movimento ambientalista Extinction Rebellio che chiede un cambiamento radicale per contrastare l’urgenza della crisi climatica. La serata di chiusura, prevista in calendario giovedì 23 marzo, porterà sul grande schermo ancora il tema del lavoro: Filippo Maria e Lorenzo Enrico Gori introdurranno la loro opera prima “E tu come stai?”, che segue le vicende dell’azienda Gkn Driveline di Firenze, da quando, il 9 luglio 2021, i proprietari annunciarono senza preavviso la chiusura e, in un colpo solo, licenziarono tutti i 422 operai.
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