Nuovi spazi, mostre ed eventi: così il Gortani festeggia i 60 anni
Il Museo di Tolmezzo riapre al pubblico dopo gli interventi di manutenzione. Previsti anche concerti con degustazioni. In autunno un convegno sul Vajont
Tanja AriisIl Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” riapre al pubblico oggi, dopo gli ultimi lavori di manutenzione. Lo fa con molte iniziative nell’anno dei suoi 60 anni dalla costituzione a Palazzo Campeis. In visita al museo ieri gli assessori regionali alla Cultura, Tiziana Gibelli, e alle finanze, Barbara Zilli. Aurelia Bubisutti, presidente da quattro anni della Fondazione del Museo Carnico, anticipa: «Abbiamo tantissime iniziative in corso. Ricorderemo Michele Gortani e il contesto in cui operò.
Quest’anno ricorrono anche i 60 anni del Vajont (a cui il Museo carnico dedicherà un convegno in autunno): Gortani, da geologo, espresse parere negativo sulla costruzione della diga e, dopo i fatti del 1963, fu componente della commissione di verifica sull’evento. Con Erto e Casso prepariamo iniziative congiunte».
I sessant’anni della costituzione del Museo a Palazzo Campeis (22 settembre) saranno celebrati anche con visite teatralizzate con un attore nei panni di Gortani. Da maggio, i visitatori troveranno una sezione del museo rinnovata, grazie al progetto Interreg “Etnospazi – Musei in rete in area HeurOpen”, che valorizza le tradizioni popolari della vita montana. Il pubblico sarà accompagnato dalle voci narranti di Michele Gortani, di Jacopo Linussio e di Bruna, la moglie di un cramâr. Inquadrando i QR code in Museo ci si immergerà nella Carnia di un tempo. A maggio il Museo parteciperà alla Settimana della cultura friulana.
E poi ci sono la “Mappa Parlante® della Carnia e dei suoi Musei”, da tarda primavera a tutta l’estate “Musei aperti: musica e prodotti dal territorio” con concerti seguiti da degustazioni. Il 13 maggio via alla mostra di Sameer Makarius “Back to life – Regreso a la vida – Ritorno alla vita”, la prima volta in Italia di questo autore, dopo il Moma di New York, Tate di Londra e Reina Sofia di Madrid. A fine giugno il Museo sarà tappa di una rassegna frutto della collaborazione promossa dal Comune di Tolmezzo con Pordenonelegge. E poi una mostra artistica a luglio sul mosaico. E molto altro. Tante le iniziative per bimbi e scuole.
«Stiamo lavorando– aggiunge Bubisutti– a una nuova impostazione del museo per attrarre le nuove generazioni. È uno dei musei più ricchi e importanti d’Europa, ma va rinnovato con un linguaggio, approccio, una narrazione diversi. Per alleggerirlo e distribuire meglio l’immenso patrimonio espositivo stiamo ragionando su ulteriori spazi in città. Su casa Gortani, di proprietà del Museo e che contiene l’archivio di Gortani, abbiamo partecipato al bando per la digitalizzazione degli archivi del Pnrr, attendiamo risposta. Oggi i bilanci del Museo sono solidi, possiamo guardare al futuro». Molti interventi di messa in sicurezza e manutenzione sono stati eseguiti in questi quattro anni. Il museo lavora per crescere, coinvolgendo privati, enti, imprese, altri musei.
A breve sarà pure possibile versare il 5 per mille al Museo in sede di dichiarazione dei redditi. Gibelli e Zilli hanno elogiato il lavoro di Bubisutti, evidenziando che cinque anni fa la situazione del museo era molto diversa e che oggi esso è rinato, la situazione economica è stata sanata e si progetta il futuro. Il museo si prepara a divenire uno dei due musei capofila nel Mess (Museo regionale etnografico storico e sociale, rete di musei e raccolte presenti sul territorio)in Fvg.
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