Crimini e sospetti attraversano Udine: Porazzi presenta i suoi Ritratti di morte
Dopo l’anteprima al Salone di Torino, il nuovo social thriller del giallista alla Libreria Moderna
Walter Tomada
Per scoprire la verità serve osservarla dalla giusta prospettiva, specie se l’assassino seriale è un vero Artista che cela la propria identità dietro enigmi cifrati che nasconde tra le pieghe delle sue opere, facendone dei veri e propri Ritratti di morte.
È questo il titolo dell’ultimo libro, fresco di uscita in libreria, del giallista friulano Pierluigi Porazzi: il suo “settimo sigillo” dopo i sei lavori che ne hanno fatto un autentico maestro del noir italiano, all’insegna di un meccanismo narrativo incalzante e di trame attuali ed avvincenti.
Dopo l’iniziale trilogia pubblicata da Marsilio (L’ombra del falco, Nemmeno il tempo di sognare e Azrael), Porazzi ha incontrato l’editore torinese La Corte che ha voluto farne uno degli autori di punta del proprio catalogo: ed è stata la volta de La ragazza che chiedeva vendetta, Il lato nascosto e Mente oscura, un thriller che sarà tradotto in Francia dove uscirà all’inizio del 2024.
Ritratti di morte è stato presentato in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino dove ha riscosso molto interesse.
La vicenda è infatti un gioco ad incastro intrigante che inizialmente chiama allo scoperto i due detective protagonisti dei romanzi precedenti, il tenebroso Alex Nero e l’ispettrice Alba Leone, chiamati a indagare su due vicende diverse che alla fine si intrecciano.
Apparentemente, le vicende non avrebbero nulla in comune: ma nelle trame di Porazzi nulla è ciò che sembra.
Nella tutt’altro che splendida cornice di una Udine divorata dai compromessi e da un sotterraneo malaffare i due investigatori finiscono per imbattersi in una vera e propria galleria di sospetti.
Per trecento pagine al lettore non resta che rizzare le antenne e seguire col fiato in sospeso le ricostruzioni, i colpi di scena e le vicende che vedono il killer alzare continuamente l’asticella dell’orrore.
Solo nelle ultime venti pagine il mistero si dipana. Anche se, com’è un classico di questo autore, il finale aperto ci porta già a speculare su quale sarà la prossima truce vicenda che coinvolgerà i suoi detective.
Tra le prerogative della scrittura di Porazzi, i cui libri sono stati definiti “social thriller”, c’è la capacità di non soffermarsi esclusivamente sui colpi di scena tipici della scrittura di genere.
L’occhio dello scrittore si allarga anche ai fenomeni che caratterizzano la contemporaneità, in particolare ad alcuni settori – in questo caso il riferimento va al mondo dell’arte, fra traffici, critici interessati e ambiguità di un mercato che non sempre obbedisce solo alle leggi della domanda e dell’offerta – e ad alcune storture della psicologia di massa, rendendo possibili anche forme inedite di ossessione.
Il libro sarà presentato a Udine alla Libreria Moderna giovedì 29 giugno alle 20. 45.
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