NAIROBI - Una vera e propria riserva "protetta" di virus, quasi una zona franca. Virus che poi vengono diffusi dalle zanzare (arbovirus) ad animali e uomini costituendo la base di quelle epidemie che più o meno lentamente si allargano a molte zone del pianeta. Questa area è stata identificata gli scienziati in Kenya lungo cinque anni di studi e verifiche che si sono svolte in differenti aree ecologiche del paese: le praterie della Savana, i cespugli semi aridi e spinosi di Acacia, le paludi di mangrovie. La ricerca, pubblicata sulla rivista ad accesso libero Virology Journal, ha fatto emergere questo pericoloso e vasto serbatoio di virus evidenziando la necessità di una costante sorveglianza al fine di monitorare e agire in tempo contro il rischio di epidemie.
Il lavoro dei ricercatori provenienti dalla United States Army Medical Research Unit, dal Kenya Medical Research Institute e dall'International Centre for Insect Physiology and Ecology a Nairobi è stato molto impegnativo: sono state esaminate oltre quattrocentocinquantamila zanzare provenienti da undici siti in Kenya. Le analisi hanno portato all'identificazione di 83 virus, inclusi gli alphavirus, i flavivirus e gli orthobunyavirus. Virus che costituiscono un importante problema di salute pubblica soprattutto nell'Africa orientale ma anche nel mondo, dati i recenti focolai registrati negli Stati Uniti e in Europa.
Il lavoro dei ricercatori provenienti dalla United States Army Medical Research Unit, dal Kenya Medical Research Institute e dall'International Centre for Insect Physiology and Ecology a Nairobi è stato molto impegnativo: sono state esaminate oltre quattrocentocinquantamila zanzare provenienti da undici siti in Kenya. Le analisi hanno portato all'identificazione di 83 virus, inclusi gli alphavirus, i flavivirus e gli orthobunyavirus. Virus che costituiscono un importante problema di salute pubblica soprattutto nell'Africa orientale ma anche nel mondo, dati i recenti focolai registrati negli Stati Uniti e in Europa.