
Dallo studio, pubblicato su Current Biology, risulta che godono tutti di buona salute nonostante passino la notte all'aria aperta o in modeste capanne. L'ipertensione è quasi inesistente e sono fisicamente in forma. E non perché si muovano di più: studi precedenti hanno dimostrato che il loro consumo di energia giornaliero è simile a quello degli americani. La Cnn, parlando dello studio, ha riportato che per contro, negli Stati Uniti, nonostante letti ortopedici e accoglienti lenzuola, il 48% della popolazione dichiara di soffrire occasionalmente di insonnia, mentre il 22% dice di patirne ogni notte. La difficoltà a dormire non è solo fastidiosa, ricordano gli esperti, ma è rischiosa perché legata a problemi di salute come obesità, diabete, depressione e malattie cardiovascolari.
Per Jerome Siegel, tra gli autori dello studio, nei Paesi occidentali ci preoccupiamo troppo di non raggiungere la quantità di ore raccomandate per il sonno, tra le 7 e le 8 per notte. "Molte persone sono stanche e questo è un problema reale", ricorda Siegel. "Tuttavia credo che alcuni di quelli che chiedono aiuto non lo fanno perché non sono riposati, ma perché temono di non dormire abbastanza e pensano di riposare meno a lungo dei nostri antenati. Questi comportamenti sono pericolosi". Infatti per l'esperto, che è stato presidente della Sleep Research Society e per 40 anni ha guidato un laboratorio di ricerca sul sonno a Los Angeles, il rischio è che i medici prescrivano pillole quando le persone non ne hanno bisogno. Le medicine infatti possono aiutare ad addormentarsi prima, ma non allungano la dormita.
Un altro dato rilevato dallo studio è che non è la luce a regolare il ritmo del sonno, bensì la variazione di temperatura giornaliera. "Spegnere le luci è importante per dormire bene, ma serve anche regolare la temperatura della camera da letto", dice Siegel. "In condizioni naturali, la temperatura non è solo leggermente inferiore durante la notte, ma è in 'caduta libera' durante l'intero periodo". Per confermare i risultati del lavoro serviranno altre ricerche, ma per Siegel i dati emersi sono intriganti: "Queste persone sono sane, quindi possono certamente insegnarci qualcosa".