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Energia

A Berlino il summit sulla transizione energetica. Il viceministro di Kiev: "Putin vuole la dipendenza Ue dal suo gas"

La ministra Annalena Baerbock all'apertura del convegno
La ministra Annalena Baerbock all'apertura del convegno (ansa)
In diretta streaming l'edizione 2022 dei Dialoghi sulla transizione energetica. I lavori aperti dalla ministra tedesca Baerbok: "Non vogliamo più dipendere dai combustibili fossili". Il ministro Cingolani: "Più energia rinnovabile per sostituire il gas russo"
2 minuti di lettura

"Stiamo vivendo la più grave crisi energetica globale, perché la Russia è tra i più importanti esportatori di gas e petrolio", così il direttore esecutivo della Agenzia internazionale per l'energia (Iea) Fatih Birol durante i Dialoghi sulla transizione energetica in corso a Berlino (in diretta streaming). "Dobbiamo reagire trovando nuove fonti di approvvigionamento ma soprattutto riducendo i consumi di combustibili fossili. - ha proseguito Birol - Da subito, perché la prossima estate avremo il problema del petrolio e il prossimo inverno dovremo fare i conti con la scarsità di gas". Le energie rinnovabili sono al centro della due-giorni fortemente voluta dal governo federale della Germania, che infatti è rappresentato ai massimi livelli: in prima fila la ministra degli Esteri Annalena Baerbok, il ministro dell'Ambiente Robert Habeck e l'inviata speciale per il clima del governo tedesco Jennifer Morgan, appena nominata da Berlino dopo una lunga militanza in Greenpeace, di cui è stata direttrice fino a poche settimane fa.


L'auspicio del summit è stato chiarito subito dalla ministra Baerbok nel suo intervento di apertura dei lavori: rendersi indipendenti il prima possibile dai combustibili fossili, perché come dimostra il conflitto in Ucraina energia e sicurezza sono strettamente legate. "Non vogliamo più dipendere dai combustibili fossili", ha detto Baerbok, "e non si tratta di una scelto solo ambientale, ma di una decisione che è anche politica ed economica. Nel breve periodo, la Germania, come altri Paesi che dipendono dai combustibili russi, dovrà approvvigionarsi su altri mercati, ma questo tempo andrà utilizzato anche per accelerare la transizione e l'efficienza energetica. Incoraggio tutti a cooperare per accelerare questo processo".

"È importante che il gas dal Russia venga sostituito", ha sottolineato in un passaggio del suo intervento il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, aggiungendo "speriamo di poter aver in un paio di anni più energia rinnovabile".

Ma la decarbonizzazione sembra allontanarsi con i nuovi scenari di guerra. Sul medio lungo termine Fatih Birol vede riemergere lo spettro del carbone: "Il mio timore principale è che, vista l'aumento dei prezzi di gas e petrolio, i Paesi asiatici decidano di fare nuovi investimenti sul carbone".


Il conflitto tra Russia e Ucraina è entrato in scena con le parole del viceministro dell'Energia ucraino, Yeroslaw Demchenkov, intervenuto con un allarme sul nucleare parlando di una minaccia "reale": "Siamo davvero a un passo dalla terza guerra mondiale. Dobbiamo fermare Putin". Il viceministro ha sottolineato che la Russia agisce "in modo aggressivo", e porta avanti una sorta di "terrorismo nucleare" mostrando di non rispettare il principi di sicurezza sugli impianti nucleari". "Putin ha un piano speciale" - ha proseguito Demchenkov "non ha bombardato le infrastrutture che collegano l'Europa in Ucraina, perché il suo piano è acquisirle per poi usarle e mantenere la dipendenza dell'Europa. È un attacco al futuro dell'Europa".


Infine, un appello all'Unione Europea. "Secondo i russi l'Europa non può sopravvivere senza importazioni russe, dobbiamo cancellare questa convinzione", ha aggiunto. "Noi aspettiamo che l'Europa rinunci all'importazione energetica dalla Russia", ha aggiunto poi, sottolineando che si debba puntare sull'espansione delle rinnovabili.


Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha ribadito la gravità dell'emergenza climatica e quanto si sia lontani dagli obiettivi di decarbonizzazione che dovrebbero farci restare al di sotto della fatidica soglia di 1,5 gradi di riscaldamento. Il summit ha visto poi la lectio magistralis di Mariana Mazzucato, economista alla University College London: "Passiamo da una crisi all'altra: finanziaria, climatica, sanitaria, geopolitica. È venuto il momento di rivedere il nostro sistema capitalistico".
 

Tra i relatori anche il direttore dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) Francesco La Camera che ha colto l'occasione per presentare la nuova edizione del rapporto annuale di Irena, il Energy Tranistion Outolook 2022, insistendo sul ruolo delle rinnovabili e dell'idrogeno: "L'idrogeno verde si può fare, il problema è che oggi non c'è abbastanza domanda per creare una economia di scala che lo renda economicamente conveniente. Le aziende hard to abate andrebbero incoraggiate e incentivate alla transizione verso l'idrogeno".