La bellezza è certamente una delle attrattive più potenti del mondo naturale. Per gli animali, a volte, questo può rivelarsi un vantaggio, visto che le specie più belle sono spesso anche quelle verso cui si concentrano maggiormente gli sforzi di conservazione. Ma incontrare i nostri gusti comporta anche alcuni rischi. Non ultimo, quello essere catturati e venduti (legalmente o meno) a qualche appassionato senza troppi scrupoli. Un pericolo fin troppo reale nel caso degli uccelli canori (anche detti passeri, o oscini), come rivela uno studio appena pubblicato su Current Biology: per questi uccelli, infatti, un piumaggio brillante e una colorazione inusuale aumentano notevolmente le probabilità di finire nelle mira del traffico di animali selvatiche.

"Il valore estetico è una parte importante di ciò che spinge l'uomo a dare un valore alla natura", spiega Rebecca Senior, ricercatrice dell'Università di Durham che ha collaborato allo studio. "C'è però un potenziale conflitto quando quello che spinge alcune persone a voler proteggere alcune specie animali spinge altre persone a volerle possedere. Gli uccelli canori sono estremamente ricercati nel mercato del commercio di animali, in particolare per le loro splendide canzoni. Questi uccelli però possono essere anche incredibilmente colorati, un tratto estremamente desiderabile in altre specie molto vendute, come i pappagalli".

Nel loro studio, gli autori hanno compilato i dati disponibili sulla colorazione del piumaggio delle specie appartenenti al sottordine degli uccelli canori (un sottogruppo del più ampio ordine dei passeriformi), per conoscere prevalenza e diffusione delle specie con le colorazioni più brillanti e inusuali. Le regioni del mondo in cui sono risultate più abbondanti sono i tropici, che ospitano il 91% delle specie di uccelli canori con il piumaggio dai colori più vari, e il 61% di quelle con le colorazioni più uniche e inusuali. Una densità di bellissime specie di uccelli che i ricercatori definiscono "sorprendente", anche tenendo conto dell'elevatissima biodiversità presente nelle aree tropicali. È in queste zone - insomma - che bisognerebbe concentrare gli sforzi per contrastare la cattura e lo sfruttamento commerciale di questi uccelli.
Il pericolo è più che reale - avvertono gli studiosi - perché i passeriformi costituiscono circa il 30% di tutte le specie aviarie catturate e vendute come animali da compagnia. E stando ai dati presentati nello studio, il principale fattore di rischio per questi uccelli è proprio la bellezza del loro piumaggio. Caratteristica che secondo gli scienziati mette oggi a rischio almeno altre 478 specie.
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Di quali rischi parliamo? Purtroppo, per molte specie di uccelli selvatici con popolazioni di dimensioni relativamente ridotte, il pericolo è quello di essere portati all'estinzione. Traffic, una ong dedicata alla lotta al commercio di animali selvatici, stima che in un singolo mercato indonesiano, in un singolo giorno, è possibile trovare in vendita più di 16mila uccelli selvatici di 206 specie diverse. In condizioni simili - avvertono da tempo scienziati e attivisti - entrare nel mirino di venditori e acquirenti senza scrupoli può far sparire rapidamente una specie selvatica dalla faccia del Pianeta.