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Città sostenibili

Milazzo con 1.500 specie avvistate è prima in Italia per biodiversità

Una veduta di Milazzo
Una veduta di Milazzo 
La città siciliana ha partecipato alla "City Nature Challenge 2022" e grazie agli avvistamenti dei suoi abitanti oltre al primato nella classifica nazionale degli avvistamenti si è piazzata settima a livello europeo
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In Sicilia c'è una piccola penisola, otto chilometri di terra affacciati sul mar Tirreno, dove sorge Milazzo, cittadina di 30mila abitanti in provincia di Messina, che si è scoperta quest'anno capitale italiana di biodiversità. Un primato conquistato partecipando alla City Nature Challenge 2022, la più grande manifestazione di raccolta di informazioni sulle specie vegetali e animali che popolano il pianeta che nel weekend del 1° maggio ha coinvolto 400 città in 40 Paesi. Un esempio di "Citizen Science" perché sono i cittadini a trasformarsi in scienziati "cacciando" con le macchine fotografiche le varie specie e raccogliendole nell'app "i Naturalist" dove sono a disposizione degli esperti per diventare veri report scientifici.

Milazzo si è classificata al primo posto in Italia, davanti a Messina, Siena e al Sud Tirolo e settima in Europa dietro la Svizzera e davanti a Vienna e quarantatreesima nel mondo. Merito dei 240 appassionati che in quattro giorni hanno effettuato 10mila osservazioni e schedato 1.504 specie di piante, uccelli, pesci, insetti e mammiferi. Un boom di partecipazione rispetto all'anno precedente che ha visto quadruplicare il numero di volontari, ambientalisti, studenti e appassionati e triplicare le osservazioni di specie animali e vegetali. Cittadini scienziati di tutte le età, dal più anziano Vittorio con i suoi 93 anni portati ottimamente a Luca Napoletano, 8 anni, della seconda B della scuola elementare "Piraino" che ha collezionato 323 osservazioni e 159 specie. Ma anche Carolyn Berger, oceanografa trapiantata a Milazzo dalle Hawai e il geologo Antonio Torre, numero 60 nel mondo per osservazioni, che è riuscito a scattare la foto della specie più rara avvistata durante la challenge a Milazzo, quella dell'Usignolo d'Africa, mentre il fisico Santi Scibilia è stato il primo in Italia per numero di scatti.

A coinvolgerli tutti è stato il giovane biologo Carmelo Isgrò che, nell'imponente castello che sovrasta la città, ha creato da zero il Muma, il museo del mare della città che dirige proprio insieme alla vicedirettrice Berger. È lui il cuore di questa esperienza di scienza diffusa organizzata con l'area marina protetta di Capo Milazzo e l'amministrazione comunale della cittadina siciliana. Ed è anche il cuore ambientalista della città con una singolare storia che ha fatto iniziare tutto. "Era giugno del 2017 e ci arrivavano dai social le notizie di un capodoglio ancora vivo impigliato nelle reti a Panarea - racconta Isgrò - i volontari non riuscirono a salvarlo e arrivò morto nella spiaggia di Capo Milazzo. Morto a causa dell'uomo, per questo chiesi di farlo rivivere recuperando il suo scheletro e utilizzarlo per fare capire soprattutto ai bambini cosa significa salvaguardare la natura". Isgrò ripulisce lo scheletro dopo avere trovato lo stomaco e l'intestino del cetaceo pieno di plastica. Lo fa con metodi naturali "senza usare i veleni che lo avevano ucciso".

Adesso lo scheletro è esposto nel salone principale del museo ed ha anche un nome, Siso, il soprannome di Francesco, un volontario che aveva aiutato Isgrò a recuperare il capodoglio e rimasto ucciso in un incidente il giorno dopo. La schedatura delle 1.504 specie di Milazzo sono figlie di questa passione e raccontano di fiori e animali. Dall'appariscente Carota selvatica con la sua fioritura bianco-rosea ai rarissimi fiori viola chiaro della Vedovina delle scogliere, specie poco diffusa, tipica delle coste rocciose del Mediterraneo.

 

Al Boschetto dell'Ancora è stata scovata una vera e propria rarità della macchia mediterranea, il "Cardo-pallottola vischioso" che fa parte delle liste rosse delle piante d'Italia, come specie a rischio della flora siciliana e che si trova solo a Milazzo. Poi le ultime querce secolari della zona e conigli selvatici fotografati anche nelle zone urbane come due animali notturni, il pipistrello e il riccio.


In mare altre ricchezze: Domenico Ruvolo (campione italiano di safari fotosub in apnea) e Carmelo Isgrò hanno registrato 51 specie di pesci, 27 di crostacei, 43 molluschi marini, e 7 specie di alghe. Fra questi anche un pericoloso alieno come il "Granchio corridore atlantico", originario dei mari dell'America, dalla Florida al Brasile ed ora presente lungo tutta la costa e che minaccia la sopravvivenza dei granchi autoctoni. E un'altra vittima delle attività dell'uomo, come Siso. Un esemplare di tartaruga Caretta caretta, trovato morto, come già era accaduto lo scorso anno, a causa della collisione con un'imbarcazione. Il segno dei pericoli che questa ricchezza di flora e fauna corre ogni giorno a Milazzo come nel resto del Pianeta a causa dell'uomo. Pericoli che nella città siciliana hanno trovato a contrastarli la passione di tanti cittadini.