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Il convegno

Più alberi e meno veicoli inquinanti, i progetti di Roma per il clima

Più alberi e meno veicoli inquinanti, i progetti di Roma per il clima
La capitale presenta il percorso per l'attuazione del Piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Il sindaco Gualtieri: "Non sarà solo un adempimento burocratico"
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"Il piano di adattamento climatico per Roma, che presentiamo oggi, non è un adempimento burocratico, ma una leva profonda per migliorare il futuro della nostra città". Il sindaco Roberto Gualtieri ha concluso con queste parole il suo intervento di apertura della conferenza "Clima: le sfide dell'adattamento nella città di Roma", con cui è stato illustrato il percorso per la realizzazione del Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici della città  con la collaborazione della Fondazione CMCC .

Il sindaco ha annunciato: "Presenteremo entro giugno la strategia di adattamento, faremo confronti e forum con i cittadini ed entro la fine dell'anno definiremo il piano, con tempi e risorse per ridurre le emissioni, e gli spostamenti con veicoli inquinanti, ma anche per migliorare la qualità della vita dei residenti. Abbiamo avviato lo sviluppo di 15 progetti pilota nell'ambito della partecipazione di Roma a Smart Cities, uno per ciascun Municipio". Gualtieri ha poi ricordato i fondi ministeriali stanziati a questo scopo e che ammontano a 5 milioni di euro per la prima fase e ha anche elencato tra le strategie principali "la forestazione urbana: attraverso il Pnrr pianterreno un milione di alberi a partire dalle aree urbane".

Nella sala Giulio Cesare del Campidoglio, insieme al sindaco e al direttore dell'Ufficio clima del Comune di Roma, Edoardo Zanchini, scienziati del clima, assessori e tecnici del Comune hanno presentato relazioni che, una volta di più, hanno sottolineato che Roma è tra le aree urbane europee in cui gli effetti del cambio climatico si fanno sentire con grande impatto sulla qualità della vita dei cittadini e sulle infrastrutture. Per fare fronte alla crisi climatica il Comune di Roma ha di recente siglato con il Centro Euro Mediterraneo per i cambiamenti climatici, una collaborazione, che mette a disposizione della città il meglio delle competenze scientifiche per studiare gli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, individuare le aree a maggior rischio e definire azioni e misure specifiche per rafforzare la resilienza e la sicurezza del territorio, degli spazi urbani e delle infrastrutture.

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Il sindaco Gualtieri nel suo intervento ha appunto ringraziato la comunità scientifica che partecipa all'attuazione del Pnac, "indispensabile per far fronte alla più grande sfida dei nostri tempi, che richiede consapevolezza e livello di azione senza precedenti". 


Il sindaco ha sottolineato che l'impegno di Roma per la riduzione delle emissioni deve essere accompagnato da strategie di adattamento perché "se contenere le temperature è essenziale per la città, va fatto un lavoro per trasformare il modo di vivere e organizzare gli spazi pubblici, con politiche a tutti i livelli perché il cambiamento è già in atto".

"Roma è tra le città in Italia che più sta risentendo dell'aumento delle temperature - ha continuato Gualtieri - secondo i dati Istat negli ultimi 50 anni la temperatura è già aumentata di due gradi, c'è stata una riduzione delle precipitazioni con un aumento di eventi estremi. Per questo, è fondamentale e urgente accelerare l'attuazione del Pnac usando fondamenti scientifici per affrontare le priorità, individuare le aree a maggior rischio e definire risorse per dare coerenza alle politiche".

Negli interventi che hanno fatto seguito all'introduzione del sindaco sono state illustrate le criticità e gli scenari climatici utili alla programmazione per la riqualificazione della città, individuando le zone, i quartieri e le infrastrutture più a rischio. Gualtieri ha concluso auspicando una "forte collaborazione istituzionale con il Mise, che ha pubblicato le linee guida per l'attuazione del Pnac, che prevede appunto "una forte collaborazione con enti locali e con la commissione Ue".