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Economia circolare

Nel 2022 il Conou ha raccolto 181 mila tonnellate di olio lubrificante usato: la totalità del raccoglibile

Nel 2022 il Conou ha raccolto 181 mila tonnellate di olio lubrificante usato: la totalità del raccoglibile
I dati del Consorzio nazionale oli usati: nel 2022 "oltre il 98% è stato rigenerato, con la produzione di 118mila tonnellate di nuove basi lubrificanti e di oltre 38mila tonnellate di bitumi e gasoli". Risparmiando l'uso del petrolio e tagliando emissioni di CO2 e costi energetici
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Nel 2022 è stata recuperata fino all'ultima goccia d'olio usata. Questo il dato principale che emerge dal rapporto di Sostenibilità del Conou, il Consorzio nazionale oli usati, presentato a Roma.  In tutto si tratta di 181mila tonnellate di olio lubrificante usato, "la totalità del raccoglibile". Di quest'ultimo "oltre il 98% è stato rigenerato, con la produzione di ben 118mila tonnellate di nuove basi lubrificanti e di oltre 38mila tonnellate di bitumi e gasoli". Questa attività - continua l'analisi - "ha avuto effetti positivi in termini economici e sociali: un risparmio di circa 130 milioni di euro sulla bolletta petrolifera per importazioni di greggio evitate, un impatto economico rilevante, e lavoro per 1.216 persone tra occupazione diretta e indotto".
 

La Circular Economy degli oli usati

Nel 2022 le Imprese del Sistema Conou confermano un tasso di rigenerazione vicino al 100% sul totale dell'olio raccolto. La leggera diminuzione della quantità di olio raccolto rispetto al 2021 è in linea con il trend nazionale che ha visto una progressiva riduzione del consumo di oli lubrificanti (-41% dal 2000 al 2022), principalmente dovuta all'evoluzione tecnologica e, per il comparto industriale, anche al rallentamento della produzione industriale, alla crisi pandemica e al conflitto russo-ucraino.


Delle 181 mila tonnellate raccolte nel 2022, ben 86 mila (47% del totale) sono derivate dalla cosiddetta micro-raccolta, ossia da quei prelievi di piccoli quantitativi di olio usato che, pur non sempre remunerativi, vengono sempre recuperati (sempre a titolo gratuito) grazie ai sistemi contrattuali che legano i Concessionari raccoglitori al Conou. L'88% della richiesta di raccolta dell'olio usato è pervenuta, appunto, dalle officine (prelievi molto più frammentati), mentre il 12% dall'industria. La media di olio raccolto è pari a circa 3 Kg per abitante, giungendo a 3.9 Kg/ab. al Nord, 2.6 Kg/ab. al Centro e 2.1 Kg/ab. al Sud e isole.

Se la raccolta è importantissima nell'attività del Consorzio, fondamentale è anche la rigenerazione, perché grazie agli impianti tecnologicamente evoluti del Sistema si assicura una qualità dei lubrificanti rigenerati pari a quelli prodotti in modo tradizionale dal petrolio.
 

Impatti positivi su ambiente e salute

Nel 2022 il Sistema Conou, oltre ad aver evitato l'immissione in atmosfera di 64 mila tonnellate di CO2equivalente responsabile dell'effetto serra, ha permesso di conseguire una serie significativa di benefici in termini di tutela ambientale e salute umana rispetto al sistema alternativo che parte dall'estrazione e raffinazione del petrolio per produrre basi lubricanti:

  • 86% di combustibili fossili risparmiati
  • 29% di acqua risparmiata
  • riduzione del 77% di sfruttamento del suolo
  • 84% di unità tossiche con effetti cancerogeni evitate
  • Abbattimento del 91% dell'incidenza di malattie dovuta all'emissione di particolato 
  • 84% in meno di emissioni di anidride solforosa (responsabile delle "piogge acide")
  • 90% in meno di emissioni di clorofluorocarburo11 (gas responsabile dei danni allo strato di ozono)


Alla base di questi risultati c'è "l'impegno di una rete capillare di raccoglitori col marchio che ha ritirato l'olio da circa 103mila siti tra officine e industrie, distribuiti su tutto il territorio nazionale, e delle due aziende di rigenerazione che danno il loro contributo decisivo alla chiusura del cerchio".
 

"L'Italia è uno dei Paesi d'Europa, in questo caso del mondo, che ha una capacità di riciclo elevata, e questo è nato dall'attenzione ai livelli locali, alla raccolta differenziata; è nato dall'iniziativa di fare meglio ciò che noi riusciamo già a fare. Siamo un Paese che non ha materie prime, un Paese che fa dell'ingegno la propria forza. Ebbene il Conou credo sia la dimostrazione di come si possa costruire un qualcosa di importante per il Paese, che ci porta a primeggiare in ambito europeo", ha commentato il ministro dell'Ambiente e la Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.