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Fisco verde

Crisi climatica, salute e ambiente: il bonus fiscale per le startup che trovano soluzioni

Crisi climatica, salute e ambiente: il bonus fiscale per le startup che trovano soluzioni
(ansa)
Il credito d'imposta è destinato alle sole startup innovative. Le condizioni per accedere alle agevolazioni fiscali legate a un fondo di due milioni di euro, finanziato nell'ambito del decreto bollette.
2 minuti di lettura

Nuovo bonus fiscale per il sostegno alla ricerca di soluzioni innovative per la lotta al cambiamento climatico. Interessate le startup che operano nei settori dell'ambiente, dell'energia da fonti rinnovabili e della sanità. Le società che decideranno di avviare nuovi progetti di ricerca e finalizzati allo sviluppo di strumenti e tecniche di sostenibilità ambientale potranno contare su un credito d'imposta finalizzato per le spese sostenute nei prossimi mesi. A disposizione un fondo di due milioni di euro, finanziato nell'ambito del decreto bollette.

Società e requisiti

Il credito d'imposta è destinato alle sole startup innovative. Appartengono a questa categoria le società che siano un'impresa nuova o costituita da non più di cinque anni, che abbia residenza in Italia, o in uno degli Stati membri dell'Unione europea o in Stati aderenti all'Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia, abbia un fatturato annuo inferiore a cinque milioni di euro e abbia come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico.

Inoltre è necessario il rispetto di almeno uno dei seguenti requisiti: spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione; personale altamente qualificato, ossia almeno un terzo tra dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno due terzi in possesso di laurea magistrale; avere almeno un brevetto o di un software registrato. In questo ambito il bonus è riconosciuto solo alle società più "giovani" ossia a quelle costituite a partire dal gennaio 2020, e quindi in attività da non più di tre anni. Si tratta di un comparto particolarmente attivo: a fine 2022 risultano nei registri delle imprese oltre 14.700 aziende attive che appartengono a questa categoria. Tra i settori di intervento particolarmente gettonati dalle società nate negli ultimi tempi quello della gestione delle risorse idriche, ottimizzazione dei processi, riduzione dell'impatto ambientale delle produzioni, moda sostenibile, mobilità dolce, creazione di materiali innovativi tramite recupero e riutilizzo di scarti agro industriali.

 

Progetti e credito d'imposta

Le società che decidono di investire ulteriormente in questi settori dovranno attivare progetti di ricerca per ulteriori soluzioni innovative per la realizzazione di strumentazioni e servizi tecnologici avanzati per garantire la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici. Potranno infatti ottenere il solo i progetti che avranno queste caratteristiche e che passeranno al vaglio delle verifiche ministeriali. In caso di riscontro positivo il credito d'imposta che sarà riconosciuto potrà arrivare fino al 20% delle spese ammesse, con un importo del bonus che in ogni caso non potrà superare i 200.000 euro per ciascuna impresa. Il credito d'imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, sia per pagare imposte che per il versamento di contributi. Previste modalità ad hoc per cui non ci saranno senza limiti di tempo per poterne usufruire. Il credito d'imposta dovrà infatti essere indicato nella prossima dichiarazione dei redditi e e poi in quelle successive, fino al suo totale utilizzo.

 

Decreto ministeriale con tutti i dettagli

Le disposizioni di attuazione delle norme che hanno introdotto il bonus saranno contenute in un decreto del Ministro delle imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Nel testo, tutte le regole per accedere al bonus, compresa la lista delle spese ammesse e le modalità di verifica e di controllo delle attività effettivamente realizzate.