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Le idee

Conserviamo gli Oceani e salviamo noi stessi

Andaman Sea, Thailandia
Andaman Sea, Thailandia 
L'Ocean Day ha il compito di renderci più consapevoli: senza una trasformazione culturale non possiamo transitare verso uno stile di vita sostenibile
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Nella notte dei tempi un astro, il Sole, vagava nell'universo alla ricerca del suo essere. Si chiedeva il perché della sua straordinaria energia, della luce e del calore che possedeva. Lanciava i suoi raggi ai pianeti che incontrava ma questi erano spogli e le terre bruciavano, diventando sempre più aride. Sfiduciato, continuò per milioni di anni a vagare tra le galassie, nel buio del cosmo, senza trovare una risposta alla sua domanda. Successe che, nello spazio siderale, un pianeta azzurro apparve in lontananza. Il Sole, emozionato, lanciò il suo raggio più potente e lì c'era lei, l'acqua, che lo accolse e nacque la vita. Questo è l'Oceano che festeggiamo oggi, il liquido amniotico del nostro Pianeta, grazie al quale, con la forza del Sole, nel grembo del mare una minuscola cellula si è formata e, in un tempo di 4 miliardi di anni, si è riprodotta all'infinito, moltiplicandosi, invadendo la Terra di fiori, uccelli, insetti, mammiferi, creando una biodiversità ricchissima che ha consentito di trasformarla in un Eden pronto ad accogliere l'uomo, che in questa favorevole situazione ha avuto la possibilità di vivere, nutrirsi e riprodursi. Ma cosa ha fatto, poi, l'uomo in una manciata di secoli? Ha arraffato, distrutto, ha usato senza discernimento il patrimonio di biodiversità, dei preziosi ecosistemi che la Natura metteva a disposizione e fondamentali per la vita, non solo della specie umana, ma di una miriade di esseri che fanno ricco il Pianeta. Oggi la crisi climatica ci mette di fronte le nostre responsabilità e ci costringe a cambiare rotta. Viviamo nell'era dei consumi sfrenati, del moltiplicarci in maniera esponenziale. Quando sono nata io, sulla Terra eravamo un miliardo e seicento milioni di persone. Oggi siamo 8 miliardi e nel 2050 è previsto che arriveremo a 10 miliardi.

Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo, associazione ambientalista che si distingue per le battaglie a difesa del mare
Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo, associazione ambientalista che si distingue per le battaglie a difesa del mare 

È chiaro che il nostro stile di vita attuale non sia e non sarà più sostenibile, perché sta mettendo a rischio il grandissimo patrimonio che abbiamo a disposizione. Cosa fare? Dobbiamo correre ai ripari. La strada ci è indicata in modo chiaro da migliaia di ricercatori di tutto il mondo, scienziati che studiano i cambiamenti epocali che si stanno verificando ovunque. Ci avvertono, con un countdown pubblico, che mancano solo 6 anni, 59 giorni e poche ore al punto di non ritorno, quando, se non interverremo subito, si registrerà un aumento di 1,5° C del riscaldamento globale del Pianeta, con conseguenze disastrose a cui stiamo già assistendo: siccità, precipitazioni estreme, inondazioni, tempeste tropicali, cicloni, uragani e tifoni.

La ricetta è chiara, ma non semplice da attuare.

Bisogna smettere di bruciare materiali fossili, transitare verso fonti energetiche rinnovabili e pulite come il sole, il mare, il vento, i fiumi, i vulcani.

Bisogna alimentarsi in maniera più consapevole, smettendo di prelevare animali selvatici dal mare, abolendo allevamenti intensivi che fanno vergogna alla nostra specie per la loro crudeltà e che sono insostenibili per le smisurate emissioni di CO2, senza contare l'eccessivo uso di suolo e di acqua. Bisogna passare da un'economia lineare a un'economia circolare che coinvolga tutte le fasi del ciclo della vita dei prodotti, dalla loro progettazione all'uso fino alla gestione finale, prendendo esempio dalla Natura che tutto crea, tutto trasforma, senza produrre rifiuti. Il quarto pilastro, infine, importantissimo è quello legato alla difesa della biodiversità. Lo straordinario equilibrio tra il mondo animale, dai piccolissimi come i batteri alle balene, il mondo vegetale che tutto sostiene, dal fitoplancton alle foreste e il mondo minerale, è il miracolo che ci ha consentito di vivere sul pianeta Terra.

L'Ocean Day ha il compito di renderci più consapevoli: senza una trasformazione culturale non possiamo transitare verso uno stile di vita sostenibile. La grande sfida che la famiglia umana ha davanti è quella di saper coniugare l'economia, che sembra essere il punto cardine di tutte le politiche, all'ecologia, nell'ambito della meravigliosa armonia di cui facciamo parte.

Il nostro futuro dipende dalla salute degli Oceani e la salute degli Oceani dipende dalle nostre azioni. Ora è il tempo di agire. Avanti tutta!