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Traporti: la transizione green passa per la digitalizzazione dei servizi

Traporti: la transizione green passa per la digitalizzazione dei servizi
Un report dell’Agenzia europea dell’ambiente sottolinea il potenziale inespresso delle tecnologie. Intanto Yunex Traffic ottiene un nuovo contratto a Londra per migliorare la viabilità in chiave sostenibile
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La transizione ecologica e quella digitale viaggiano nella medesima direzione, con frequenti occasioni di incontro. Perché l’innovazione offre strumenti inediti per affrontare una questione epocale come la decarbonizzazione dell’economia. Indicazioni in tal senso arrivano ad esempio dal settore dei trasporti, tra quelli maggiormente nel mirino per le emissioni inquinanti nell’ambiente.

Lo studio europeo sulle traiettorie di settore

Uno studio realizzato dall’Agenzia europea dell’ambiente sottolinea che le tecnologie digitali consentono di mitigare gli impatti della mobilità: inquinamento atmosferico, rumore, incidenti e tempo sprecato nelle congestioni, consumo di suolo e aumento delle emissioni di gas a effetto serra. Questo in teoria, dato che nella pratica non sempre le soluzioni digitali sono implementate con criterio e il risultato è che buona parte del potenziale resta inespresso. Senza un cambio di rotta, avverte l’organismo comunitario, il Green Deal europeo rischia di mancare gli obiettivi di decarbonizzazione (-90% al 2050) legati al segmento dei trasporti.

 

A essere carenti nel Vecchio Continente non sono le tecnologie, bensì le competenze per utilizzarle al meglio e la capacità di mettere a sistema tutte le soluzioni disponibili, in modo da generare un risultato che sia superiore alla somma delle varie componenti. Una mobilità integrata grazie alla digitalizzazione, ricorda il report, può migliorare la sicurezza e l'accessibilità del trasporto passeggeri e potrebbe essere utilizzata per sostenere il passaggio alla mobilità collettiva e condivisa.  

Le soluzioni che hanno cambiato volto alle città

Cambiare rotta è necessario, dato che i livelli di congestione nei centri urbani continuano a crescere. Secondo diverse stime, entro il 2050 quasi il 70% della popolazione mondiale vivrà in una grande città rispetto al 55% nel 2018 e al 60% entro il 2031. Il trend dell’urbanizzazione non avrà solo un impatto sull’inquinamento, ma anche sulla vivibilità stessa delle grandi città, nelle quali la capacità delle reti stradali è per lo più satura. 

 

I sistemi di trasporto intelligenti (Its) possono fornire risposte importanti in varie direzioni: controllo degli accessi alle Ztl e delle aree urbane a bassa emissione; controllo in tempo reale delle condizioni del traffico e del livello di inquinamento, attuali e a tendere; gestione e controllo predittivo del traffico; sicurezza alla guida, attraverso tecnologie che consentono alle infrastrutture di trasporto di dialogare direttamente con i veicoli, fornendo informazioni e suggerimenti.

L’esperienza di Yunex Traffic a Londra

Un esempio in tal senso arriva da Yunex Traffic, acquisita da Mundys nel corso del 2022, le cui infrastrutture e piattaforme di intelligenza artificiale per la gestione dei flussi di traffico e della mobilità urbana sono utilizzate in oltre 600 città (tra cui Londra, Singapore, Miami, Bogotà). Nella capitale inglese gestisce i sistemi di accesso alla Ultra Low Emission Zone e, tramite il suo sistema di smart traffic, ha avviato delle sperimentazioni per gestire tramite intelligenza i semafori di undici aree cittadine, conseguendo una prima riduzione di oltre il 20% delle emissioni da auto (con punte fino al 60%).

 

Alla luce di questa esperienza, Transport for London, il principale ente gestore della mobilità londinese, ha assegnato a Yunex Traffic un nuovo contratto da 200 milioni di sterline per l’installazione e la manutenzione dei semafori a intelligenza artificiale in 21 dei 32 distretti di Londra e nella City of London (inclusa l’area di Westminster). Così, a partire da agosto e per la durata di dieci anni, la società gestità le infrastrutture per la regolazione del traffico, creando le condizioni per il raggiungimento degli obiettivi di “Vision Zero for London”, il progetto sulla sostenibilità del sistema trasportistico di Londra, che prevede il sostanziale azzeramento - entro il 2041 - di incidenti gravi nelle strade della città, nonché il raggiungimento dell’80% degli spostamenti cittadini a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici