Gli Stati Uniti d’America hanno avuto un ruolo fondamentale, nella recente evoluzione birraria mondiale. A partire dagli anni Settanta, la craft beer revolution ha profondamente modificato l’idea stessa di birra, imponendo nuovi temi e nuovi stili: la centralità del ruolo del luppolo e la diffusione delle Ipa sono due esempi significativi.
Scott Vanover e Alan Sheppard sono della Florida, amano il sole, il mare e le birre craft, e hanno intuito quanto l’Europa potesse essere un mercato promettente. Scott ha viaggiato in lungo e in largo per il vecchio continente, alla ricerca del posto ideale. È stata presa in considerazione anche Roma, ma la scelta finale è caduta su Barcellona, piaciuta per l’atmosfera e per il clima. Nel 2013 hanno aperto un birrificio tra le fabbriche ristrutturate del dinamico quartiere di Poblenou, a nord- est del centro, importando un impianto dell’americana Premier Stainless, il primo installato in Europa. Scott e Alan non sono però venuti in Spagna semplicemente per fare business, volevano diffondere il verbo birrario yankee e lo fanno organizzando numerosi eventi ( tra cui un paio di interessanti visite guidate al mese) e creando rete, tanto che altri produttori spagnoli e non ( tra cui l’inglese Cloudwater e l’estone Põhjala) hanno poi scelto sale cottura della stessa ditta.
Le birre di Edge tributano il giusto omaggio agli stili americani ( Pale Ale, American Ipa, Imperial Ipa), ma vanno oltre: in catalogo troviamo anche birre sour e etichette ispirate al Belgio. Una delle più piacevoli è la Voila! — bestseller aziendale — fermentata con lievito belga e luppolata con varietà americane: Galena in bollitura e Nugget, Centennial e Cascade in dry hopping. Una birra da sete, facile, ma per nulla banale, con un naso molto espressivo — in ottimo equilibrio tra lievito e luppolo — e un finale secco, asciutto, con un amaro molto ben calibrato.