Dev’essere per via del loro aspetto – cupo, nero, quasi del tutto impermeabile alla luce – che le Porter sono sempre state considerate birre difficili e pesanti. Questa tipologia, nata nei primi decenni del Settecento sotto le insegne dell’Impero Britannico, con la sua gradazione compresa tra i 4 e i 6 gradi alcolici è, invece, tra le più piacevoli che si possano trovare al bancone di un pub.
Quando sono nate erano birre piuttosto alcoliche (intorno ai 7 gradi) e avevano una spiccata vena acida, conseguenza delle lunghe maturazioni in grandi botti di legno. Oggi le Porter sanno spesso di cacao, di caffè freddo, di orzo tostato. Più raramente hanno note di liquirizia o di nocciola. Quasi sempre sono segnate da una leggera nota acida – ricordo della loro versione più ancestrale –, che ne alleggerisce il sorso e le rende ancora più scorrevoli di quanto il già sottilissimo corpo non evidenzi. Sono apprezzate soprattutto dagli appassionati, ma alle origini erano le birre delle fasce più basse della società. Il loro nome fa riferimento ai facchini (porters) che non potendosi permettere nulla di più costoso ne bevevano in grandi quantità accompagnandole con qualche ostrica che, per quanto possa apparirci bizzarro, erano tra gli alimenti più economici della Londra georgiana. L’abbinamento con i molluschi crudi continua a essere uno dei più interessanti, ma le Porter sono birre perfette anche per i formaggi erborinati e stagionati o per i dolci a base di cacao, cioccolato e caffè, spesso difficili da accompagnare con un vino.
Uno dei riferimenti più interessanti è la Bulk del lombardo Hammer che, sebbene un poco più alcolica del canone classico, presenta un profilo aromatico molto tipico con belle note di caffè e cacao su un corpo leggiadro e dal finale amaro. Interessante anche la Urporter, del birrificio Batzen di Bolzano il cui sorso è incorniciato da una bella sensazione di liquirizia.
Le birre dei facchini, così scure e così piacevoli
Eugenio Signoroni
Sono le Porter, oggi apprezzate dagli amatori e un tempo appannaggio della classe più povera. Interessanti in abbinamento con i molluschi: da provare la Bulk del birrificio Hammer