L'estate è ormai alle spalle, le giornate si accorciano, le serate iniziano ad essere fresche. Questa stagione mette molta voglia di essere in un pub. Uno di quelli tradizionali, nella campagna inglese, con il pavimento di legno scuro e le luci soffuse.
Al bancone ci sarebbero le classiche handpump, pompe meccaniche con cui si serve la real ale, vero e proprio patrimonio del Regno Unito. Il termine identifica la birra tradizionale, maturata nei cask nelle cantine dei pub. Il cellar manager svolge un ruolo fondamentale, perché cura l’ultima fase della vita della birra, gestendo la maturazione e la "respirazione" dei fusti. Tra le tante tipologie servite a pompa, la più importante è certamente quella delle Bitter, nelle sue versioni Ordinary, Best Bitter o Extra Special Bitter. Sono birre di basso tenore alcolico (si parte da poco più di 3 e raramente si superano i 5 gradi), di colore ramato e grande equilibrio tra malti e luppoli. Facilissime da bere, forse non esattamente moderne, sanno però accompagnare la conversazione in una lunga serata al pub come poche altre.
Per una versione anglosassone si può provare la classica Ridgeway Bitter (importata da Ales & Co.), per una più innovativa l’italiana Backdoor Bitter, che ad un tradizionale luppolo inglese ne aggiunge uno continentale e uno americano.
Bitter, lo stile perfetto per una serata al pub
Luca Giaccone
Bassa gradazione alcolica e ben tre versioni diverse per queste birre equilibrate e di facile beva