Giro del mondo per viaggiatori gastronomici. Dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia si torna, lentamente ma con ancora più voglia, a pianificare viaggi. Ma quali sono, per gli amanti del cibo, le città più vibranti del mondo in questo 2022?
IlGusto ha selezionato le mete da non perdere. Si parte da Charleston, esplosa come nuova destinazione gourmet negli Stati Uniti, e si continua, soprattutto per chi ama il vino, con Mendoza in Argentina. Poi ecco l’approdo in Europa con le Baleari, non più solo isole di divertimento, Alba, che ospiterà il forum mondiale del turismo enologico, e Bologna, dove a novembre ci sarà il primo festival de ilGusto. E ancora Tel Aviv, Dubai, Mumbai e Hong Kong, città dalle mille culture, anche gastronomiche, dove ristoranti raffinati e cibo di strada creano un mix perfetto. Tutto da assaggiare.
1. CHARLESTON
Storia e cucina, ma di campagna
Da tempo tra le mete più interessanti degli Usa per il passato storico e il clima mite, ora Charleston, in South Carolina, è anche un paradiso culinario. Il fascino e l’ospitalità del Sud, uniti a una stratificazione di culture e alla cucina tradizionale di campagna, ne fanno una mecca per i buongustai. La scena gastronomica è esplosa, con ristoranti rinomati a livello internazionale tra cui Husk, vincitore del James Beard Award (il Nobel della cucina), situato in una meravigliosa casa coloniale in centro.
di Valeria Robecco

La vendemmia in pieno marzo
Un tour tra vigneti e montagne, a cavallo tra le Ande e la sterminata campagna argentina. Mendoza è la meta per chi ama il buon bere e i paesaggi mozzafiato. Regione di radici italiane, tappa obbligata è da Zuccardi, eletto per il terzo anno di fila miglior vigneto al mondo. Il re è il Malbec ma meritano anche le versioni locali di Barbera Merlot e ottimi bianchi come il Semillon. Ideale a marzo sotto vendemmia, Mendoza sorprende coi sentieri di montagna e l’architettura
di Emiliano Guanella

La tavola cambia anche la notte
La fine della pandemia riaccenderà le luci delle discoteche ma intanto Ibiza e Formentera hanno un po’ cambiato pelle. Il ritmo della notte resta ma il suo sapore prende il sopravvento con locali come A mi manera dove il divertimento sposa la buona cucina. Restano le tavole di lusso ma l’isola sarà da scoprire anche fuori stagione puntando su locali meno scontati ma dai sapori forti come La Paloma, Es boldado, La mesa escondida o Sa caleta. Lasciatevi sorprendere.
di Luca Ferrua

Orti, vini e tartufi: la consacrazione
Città creativa Unesco per la gastronomia, base del forum mondiale del turismo enologico, al centro di un progetto internazionale per gli orti degli chef e ovviamente capitale mondiale del Tartufo bianco d’Alba. Per il capoluogo delle Langhe il 2022 sarà l’anno della consacrazione. Per lasciarvi stupire andate fuori stagione anche a marzo e per guardare tutto da un punto di vista unico stappate un barolo e bevetelo sulla Terrazza da Renza a Castiglione Falletto.
di Luca Ferrua

Dove assaggiare la festa del Gusto
C’è una data da segnare sul calendario della città emiliana, da sempre regina del cibo con le sfogline che tirano a mano la pasta e la nuova veste dei mercati del centro che diventano luoghi di convivialità gourmet, come il Mercato delle erbe che ai banchi di prodotti affianca enoteche e ristoranti. La data da segnare è il weekend del 5-6 novembre e l’appuntamento è “C’è più Gusto”, il primo festival de ilGusto, con chef nazionali e internazionali, degustazioni, tour gastronomici.
di Elisabetta Pagani

La carica dei nuovi chef
Giovane, tecnologica e culturalmente stimolante, a Tel Aviv la passione per il cibo passa attraverso le mille tradizioni (dalla askenazita alla sefardita, dalla araba alla mediterranea) degli israeliani qui confluiti da tutto il mondo e attraverso una nuova generazione di chef. Da provare il pluripremiato OCD Restaurant, il Milgo & Milbar di architettura Bauhaus, l’Oasis dell’eclettica Rima Olvera. Senza scordare i mercati tipici come il Shuk HaCarmel nato nel 1920.
di Eleonora Cozzella

La cucina parla tutte le lingue
Ci sono l’edificio più alto del mondo (il Burj Khalifa), il centro commerciale più grande del mondo e il ristorante migliore del Medio Oriente secondo i 50 Best, 3 Fils. Nella città dei record coabitano 200 nazionalità e quasi altrettante tradizioni gastronomiche. In primis l’indiana, il cui campione è lo chef Himanshu Saini del Trèsind, poi i ristoranti italiani, tra cui il Torno Subito firmato Massimo Bottura, o francesi, libanesi, thai, giapponesi, tra locali gourmet e il suq delle spezie di Deira
di Eleonora Cozzella

L'"Incredibile" ora è realtà
Il Covid ha interrotto l’ascesa di molte mete ma per l’Incredible India è stato quasi traumatico. Mumbai ora è pronta per diventare una delle mete enogastronomiche più affascinanti del pianeta. Volete gustarla come un’emozione? Andate al Masala Library in un’eperienza sensoriale unica e fate colazione con i Dosa al Cafe Madras a Matunga, uno dei quartieri dove riscoprire il sapore tranquillo di Mumbai. Personalmente preferisco la città che corre ma qui si tira bene il fiato.
di Luca Ferrua

Il mix: street food e locali eleganti
Oggetto di un complicato gioco politico tra Cina e Inghilterra, e da poco sopravvissuta all’umbrella revolution, Hong Kong rinasce e lo fa nei ristoranti fine dining e con lo street food. Vero mix di culture, è uno dei posti più interessanti per scoprire le tante cucine del mondo. Ben 71 ristoranti stellati di cui 7 con tre stelle (tra cui l’italiano 8 ½ Otto e Mezzo - Bombana) e piatti tipici disponibili a tutte le ore nei quartieri più affollati come Central, Causeway Bay, Mong Kok, Kwai Fong, Sham Shui Po.
di Maria Pranzo