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Fedriga contro gli alert sanitari sulle etichette: "Difendiamo i nostri vini"

Fedriga contro gli alert sanitari sulle etichette: "Difendiamo i nostri vini"
Il presidente della Conferenza delle Regioni contesta la decisione europea. Al Senato parla il ministro Lollobrigida: "Vedrò il ministro irlandese, gli regalerò una delle nostre bottiglie"
2 minuti di lettura

La battaglia sul vino tra Italia e Irlanda sarà al centro di un incontro a livello ministeriale nei prossimi giorni. Ma da quando Bruxelles ha dato il via libera alla normativa irlandese che introduce alert sanitari sulle etichette del vino - con messaggi tipo "l'alcol nuoce gravemente alla salute", come succede già con le sigarette - non passa giorno in cui l'Italia mostra il proprio malcontento.

 

In queste ore è intervenuto sul tema il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga: "Siamo i primi produttori al mondo di vino. E' una nostra eccellenza e la Conferenza delle Regioni intende difenderla per evitare danni alla produzione e all'immagine internazionale delle nostre aziende. Contrastiamo l'abuso di etichettature sui nostri vini. Un'impostazione che va contrastata con forza. "Pensare di ridurre il consumo di alcolici attraverso etichette-allarmistiche - sottolinea ancora Fedriga - è superficiale e sbagliato. Così mettiamo in discussione la stessa qualità dei nostri vini, che è fatta di ricerca, cultura e passione. Con messaggi generici e fuorvianti si rischia - conclude il governatore del Friulia Venezia-Giulia - di non informare correttamente in merito alla tutela della salute e di provocare danni ad un settore di eccellenza delle produzioni nazionali". 

 

"Lunedì, nel contesto dell'Agrifish, incontrerò il ministro dell'Agricoltura irlandese - ha detto in queste ore il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, al Question time al Senato - e gli illustrerò le nostre ragioni, fiducioso di trovare punti di condivisione e superare le diverse vedute. La misura irlandese non è giustificata da nessuna evidenza scientifica. E allora lo aiuterò anche regalandogli una bottiglia di vino in modo che possa constatare che non abbiamo alcuna intenzione di danneggiargli la salute". Lollobrigida ha ribadito la posizione italiana contro il sistema di etichettatura contrario al vino e ha sottolineato la volontà di "ristabilire la verità", cioé che la salute dipende dalle modalità di consumo e dallo stile di vita; l'abuso di un alimento reca pregiudizio alla salute - ha osservato il ministro - ma vale per il vino come per altri alimenti. 

 

Poi Lollobrigida ha annunciato azioni in collaborazione con il ministero della Salute per quello che riguarda l'abuso di alcol, sostenendo che sul tema delle etichette è stato invece aperto un canale con Francia e Spagna per azioni condivise. "Perché - ha detto ancora Lollobrigida - abbiamo l'impressione che chi lo propone nasconda dietro l'alto richiamo alla tutela della salute umana un più pratico intento a impedire ai prodotti di eccellenza italiani, qual è il vino, di affermarsi sul proprio mercato. Parliamo di un complesso di obblighi per l'etichettatura specifica per i prodotti destinati al mercato irlandese che potrebbe portare le nostre aziende ad abbandonare quel mercato o a dissuadere gli operatori nel farvi ingresso" ha sottolineato Lollobrigida. "Rammento infine che tutte le misure che impediscono direttamente o indirettamente gli scambi presenti o potenziali nell'Unione europea sono restrizioni vietate dai trattati della Ue".

 

L'intervento del ministro ha subito trovato pareri favorevoli tra gli alleati di governo: "Siamo molto soddisfatti della risposta in aula del ministro Lollobrigida sul nostro question time sulle etichettature alimentari. Sono le fake news che nuocciono gravemente alla salute e non certo i nostri prodotti che in tutto il mondo sono riconosciuti come delle eccellenze", dice il senatore di Fratelli d'Italia, Luca De Carlo, presidente della commissione Agricoltura di Palazzo Madama.