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Ecco i dieci vini italiani più amati dai tedeschi

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Lugana, Prosecco e Primitivo spopolano in Germania, secondo mercato per l'export, insieme ai rossi toscani e veneti: alla vigilia del Prowein, il Gusto anticipa i dati dell'Osservatorio Wine Monitor e Vino.com
3 minuti di lettura

Tedeschi pazzi per Lugana e Prosecco, con quest’ultimo in crescita nei consumi di quasi il 30%, sia in versione Doc sia Docg. Alla vigilia del Prowein, fiera internazionale del vino (19-21 marzo) in cui Düsseldorf si prepara a ricevere i produttori vinicoli di tutto il mondo, la Germania si conferma il secondo mercato di export del vino italiano, dopo gli Stati Uniti. Nel 2022, degli oltre 2,7 miliardi di euro di vino acquistato dall’estero dai tedeschi, il 38% proveniva dall''Italia, pari a un valore di 1,1 miliardi: un dato in lieve calo rispetto al 2021, che però era stato un anno di exploit per l’export, ma in crescita in assoluto come trend, se comparato agli ultimi 3 e 5 anni. A differenza di molti altri mercati, per l'Italia, quello tedesco si contraddistingue per la stabilità dei consumi e delle importazioni. In particolare, nell’ultimo quinquennio, il tasso medio di crescita annuo del valore degli acquisti di vino dall’estero è risultato pari a poco più dell’1%, con Francia e Italia in testa con aumenti più alti (3%). 

 

Ma quali sono i vini italiani preferiti dai tedeschi? Vediamolo nel report dell'Osservatorio realizzato da Wine Monitor Nomisma, coordinato da Denis Pantini, e da Vino.com, che ilGusto anticipa in esclusiva.

 

Top Italian wines in Germania
Top Italian wines in Germania 

In cima alla top ten troviamo il Lugana, super amato dai tedeschi che ne hanno determinato il successo: nell’arco degli ultimi due decenni sono stati i turisti provenienti dalla Germania e diretti sui laghi, in particolare quello di Garda, a fare la fortuna di questo bianco delicato, fresco e profumato, che negli anni ha consolidato il suo brand entrando anche nel cuore degli italiani, sia in versione secca sia spumantizzata. In seconda posizione, il Prosecco Superiore – in crescita costante - seguito dall’Alto Adige, i cui vini rispecchiano anche per concordanza culturale i gusti tedeschi. La classifica prosegue con Toscana (regione a cui è dedicata la spesa maggiore), Puglia, Salento, Sicilia e a chiudere i due rossi per eccellenza, Chianti Classico e Amarone. “Dalla classifica emerge chiaramente la passione dei tedeschi per i rossi – commenta Pantini – anche se poi in testa alla top ten troviamo quelli che ormai sono diventati due classici del mercato tedesco, Lugana e Prosecco, con il primo acquistato soprattutto dai Baby Boomers e il Prosecco apprezzato invece dai Millennials”.

 

Come spiega il numero uno di Wine Monitor, che guida anche l’Agroalimentare di Nomisma, sono molte le denominazioni e le tipologie di vino che crescono nelle preferenze dei wine lover tedeschi: oltre al +27% del Prosecco, troviamo i bianchi del Veneto con +18%, il Lambrusco (e altri vini frizzanti) con +14%, e sul fronte dei rossi fermi, il Piemonte + 9,4%, Sicilia con +7%, Veneto con + 6%. Buoni risultati anche dalla Puglia, presente nella top ten in tre posizioni, dal gettonatissimo Primitivo ai vini del Salento, passando in generale a tutte le etichette pugliesi.

 

I vini rossi rappresentano dunque la categoria preferita dai tedeschi (48% di tutte le bottiglie vendute online da Vino.com in Germania), seguita dai bianchi (29%) e dagli spumanti (18%). Per quanto riguarda la spesa media per bottiglia, i tedeschi sborsano dai 9,6 euro per i bianchi ai 12,8 euro per i rossi fino ai 18,1 euro delle bollicine.  Non mancano, nei comportamenti d'acquisto, curiosità legate al genere. “I dati indicano che la componente femminile dei clienti tedeschi emerge soprattutto nella scelta di spumanti e vini rosé. - sottolinea Andrea Nardi Dei, CEO & Founder di Vino.com -  Per la prima categoria, nel 2022, il 30% delle bottiglie di bollicine sono state comprate da donne (in Italia, la corrispondente quota di acquisto si è fermata al 18%), mentre per i rosati la percentuale è stata del 25,4% contro 16% nazionale. Ne consegue che, in linea generale, la Germania presenta un tasso di acquisto più alto da parte di consumatrici (21,2%) rispetto a quanto accade in Italia (15,5%)”.

Per quanto riguarda l’on line, in Germania le vendite sul web pesano per circa il 6% di tutti i volumi distribuiti nel canale off-trade, un’incidenza un po' più alta di quella riscontrata in Italia (4%). E sul web emergono molte più similitudini con l’Italia sul fronte degli acquisti per età. In entrambi i Paesi, quasi la metà degli acquisti online di vino è a opera di consumatori appartenenti alla Generazione X (nati cioè tra il 1965 e il 1980), seguiti dai Baby Boomers (31% in Italia, 34% in Germania) e con i Millennials a incidere con quote a cavallo del 20%.

Emerge in questo senso, una maggior predilezione di vini rossi da parte dei Baby Boomers tedeschi rispetto a quelli italiani, con questi ultimi orientati – più dei coetanei della Germania – verso le bollicine. Il contrario di quanto accade invece tra i Millennials, dove quelli tedeschi risultano più interessati agli spumanti di quelli italiani.

In oltre, in entrambi i Paesi, negli acquisti on line prevalgono gli uomini rispetto alle donne, come emerge dai dati sottostanti.