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Ristoranti, la giornata dell'orgoglio: il 28 aprile sarà la loro festa

Ristoranti, la giornata dell'orgoglio: il 28 aprile sarà la loro festa
Verrà presentata la prima edizione della manifestazione, organizzata da Fipe per promuovere e rinnovare la nostra ospitalità. Al centro delle celebrazioni il pane
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Lungo il Web, ma anche nelle case e nei ristoranti è tutto un fiorire di special day dedicati al food. Il 21 marzo si festeggia, per esempio, quello dedicato al tiramisù. Tra le tante feste più o meno commerciali, quest'anno in Italia verrà lanciata "La Giornata della Ristorazione", un'iniziativa ideata per valorizzare e rafforzare i valori ed il ruolo della ristorazione italiana. Necessario? Probabilmente si, se è vero che dal Covid la crisi del settore e fortissima e in Italia continua a essere trattata, a livello istituzionale, con attenzione ondivaga. Lì dove in Francia, invece, la presentazione della Guida Michelin viene aperta da un discorso di un quarto d'ora di Emmanuel Macron.

 

Organizzata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), con il coinvolgimento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e del Ministero della Cultura. La prima edizione - che verrà presentata nelle prossime settimane - si svolgerà il 28 aprile e riunirà varie tipologie di ristoratori ed esercizi ristorativi per riflettere sul concetto di cibo e ospitalità. Un tratto distintivo del nostro Paese nel mondo, basta riflettere su quanti professionisti italiani dell'accoglienza, dall'hotellerie ai bar, vengono ogni anno premiati in tutto il mondo. Due i livelli su cui verrà impostato il lavoro: da un lato i ristoranti presenti sul territorio, dall'altro tutti quei ristoranti italiani presenti all'estero facenti parte della marchio Ospitalità Italiana.

Il procedimento per iscriversi è semplice. Basta cliccare sul format presente sul sito dedicato e indicare la ricetta con la quale si intende partecipare. Necessario è che abbia tra gli ingredienti il pane: il cibo più semplice e più identitario in assoluto sarà infatti il simbolo della prima edizione della manifestazione, in modo da poter riflettere su temi quali radici, sostenibilità e semplicità. E spreco alimentare. Alla vendita di questo piatto verrà poi collegata una raccolta fondi solidale i cui proventi andranno in favore della Caritas per aiutare persone in condizione di fragilità.  

 

Perché il pane? Perché, come viene spiegato dagli organizzatori "è il simbolo della convivialità. Qual è la chiave simbolica per celebrare il valore della condivisione? E come rendere realmente fruibile l’importanza della relazione? La risposta risiede nell’elemento che più di tutti evoca il valore dell’Ospitalità: il pane è il simbolo del convivio. Da sempre questo alimento unisce gli uomini e testimonia il desiderio umano non solo di sopravvivere, ma di vivere assieme: con-dividere. Sarà dunque il pane il principale leitmotiv della" neonata, anzi quasi nata, festa della ristorazione. Il filo conduttore, l’interprete, metaforico e reale, che connetterà trasversalmente tutte le iniziative volte a celebrare il Valore dell’Ospitalità". Quattro i valori fondamentali secondo il manifesto della giornata della ristorazione: la convivialità, la tradizione in quanto recupero delle e valorizzazione delle culture agrarie, la volontà da parte degli imprenditori di essere agenzia pubblicitaria del territorio italiano e la necessità impellente di proteggere il nostro pianeta.