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La frutta e le verdure italiane perdono colpi: "Serve un patto per salvarle"

La frutta e le verdure italiane perdono colpi: "Serve un patto per salvarle"
A Rimini l'edizione numero 40 di di Macfrut, la rassegna internazionale del settore. In primo piano l'esigenza di far convivere la sostenibilità ambientale e quella economica
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Un patto per salvare l'ortofrutta italiana. L'edizione numero 40 di Macfrut, la rassegna internazionale del settore inaugurata questa mattina a Rimini, si apre con una proposta che guarda al futuro con un settore che continua a pagare un costante calo dei consumi (- 9% rispetto all'anno scorso) e che negli ultimi quindici anni, secondo la Coldiretti, ha perso una pianta da frutta su cinque. È un'idea che nasce dall'assessore all'agricoltura dell'Emilia Romagna, e che il ministro delle Politiche agricole e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, rilancia anche a livello europeo per cercare "con pragmatismo e senza ideologie di rendere sostenibile anche dal punto di vista economico le nuove regole su pesticidi e fitofarmaci".

 

Per Lollobrigida "sostenibilità ambientale ed economica devono andare avanti di pari passo". L'Italia si sta attrezzando il primo passo è stato quello di aver incardinato la discussione del disegno di legge che permette la sperimentazione in campo delle Tea, le nuove tecnologie che permettono alle piante di resistere meglio a cambiamenti climatici e malattie. Secondo il report Coldiretti ministro, infatti, "i pesticidi non sono certo il futuro ma non si può definire una data e poi imporre lo stop alle produzioni senza alternative e l'Italia che è all'avanguardia sulla sicurezza non può correre il rischio della desertificazione e poi acquistare all'estero prodotti che hanno percentuali più alte di pesticidi e fitofarmaci".


Quel che è certo è che, secondo il report Coldiretti si sono persi centomila ettari di frutteti: sono scomparse quasi la metà delle piante di nettarine ma anche uva da tavola (-43%), per le pere (-34%) ma è anche stata estirpata 1 pianta di pesco su tre (-33%), 1 pianta di mandarino su 5 (-20%) e ben il 16% degli alberi di arance mentre crescono in controtendenza solo i kiwi (+11%).
L'edizione numero 40 di Macfrut, però, racconta di un settore che vuole continuare a crescere, soprattutto sul fronte delle esportazioni. E prova a farlo con una voce unica. Il presidente della kermesse, Renzo Pieraccini, sottolinea la presenza contemporanea dei leader delle tre organizzazioni agricole Ettore Prandini per Coldiretti, Massimiliano Giansanti per Confagricoltura e Cristiano Fini per la Cia. Le richieste? Riformare e centralizzare la promozione internazionale, un piano invasi per trattenere le acque, la stabilizzazione dei flussi di lavoratori stranieri con la formazione in loco.
Il pressing nei confronti dell'UE è condiviso anche da Antonio Forlini, presidente di Unaitalia che inaugurando Fiera avicola ha evidenziato le difficoltà di un settore che nel 2022 ha perso l’11,8% della produzione e ha visto ridurre delb107,8% il tasso di approvvigionamento e ha registrato un -24% dell’export (dati Ismea). Dal suo punto di vista "l’avicoltura pesa meno dello 0,2% del totale dei gas serra prodotti in Italia, mentre l’agricoltura nel suo complesso pesa solo il 7,8% secondo i dati Ispra. Chiediamo al ministro di intensificare le azioni di tutela delle produzioni Ue, evitando che, come troppo spesso accade, i prodotti agroalimentari siano oggetto di scambio politico rispetto a relazioni commerciali globali, vedi il Mercosur, in favore di altri settori”.


Intanto a Rimini è stato presentato in anteprima il padiglione italiano ad Expo Doha 2023 che si svolgerà dal 2 ottobre 2023 alb28 marzo 2024 dedicato a "Green Desert, Better Environment" . "L’Italia - spiega Lollobrigida - fornirà risposte e suggerirà modelli di sviluppo futuro sul tema delle coltivazioni nelle aree aride. Le innovazioni offerte dalla tecnologia agricola italiana offrono infatti soluzioni applicabili a situazioni climatiche estreme". Dal suo punto di vista "Expo Doha, inoltre, fornirà l’occasione per illustrare, al vasto pubblico che in genere visita le esposizioni universali, le caratteristiche dell’agro biodiversità italiana, le cui varietà e dimensioni rendono il nostro Paese unico al mondo”.