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L'Enoteca Regionale che dà valore ai vini dell'Emilia-Romagna

L'Enoteca Regionale che dà valore ai vini dell'Emilia-Romagna
L'associazione nata nel 1970 per la promozione delle cantine della Regione sarà una protagonista di "C'è + Gusto a Bologna" il 5-6 novembre
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Sulle prime pendici dell’Appennino Bolognese, placidamente disteso su un crinale che ne ha plasmato le forme, si trova il piccolo borgo di Dozza, considerato uno dei più belli e caratteristici d’Italia. Le strette vie tortuose seguono l’impianto medievale che si è perfettamente conservato nei secoli e le facciate delle case sono abbellite da decine di dipinti che il Comune fa realizzare con cadenza biennale e costituiscono una vera e propria gallerie pittorica all’aria aperta, tutta da scoprire gironzolando per le vie di questo piccolo centro.

 

Storicamente Dozza ha sempre segnato il confine tra l’Emilia e la Romagna ed è stato motivo di accese dispute attraverso i secoli tra bolognesi e imolesi che se ne contendevano la proprietà. Segno tangibile di questi scontri è la Rocca sforzesca di Dozza, uno dei castelli meglio conservati di tutto l'Appennino tosco-emiliano. Oltre le imponenti mura e le grandi torri circolari, anche gli ambienti interni sono tutti da visitare, inclusi i vasti seminterrati che ospitano l’enoteca più suggestiva d’Italia. Su una superficie di circa 1000 metri, coperta dalle accoglienti volte in mattoni, si trova l’esposizione di bottiglie dell’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna che oggi riunisce circa 200 associati tra produttori di vino, aceto balsamico e distillati di tutta la regione e offre uno panoramica su oltre 1000 etichette esposte secondo un ordine che segue le classiche portate all’italiana, partendo dagli antipasti, per passare ai primi e poi ai secondi di carne e di pesce, e infine agli abbinamenti con i formaggi e ai dessert, per concludere con i distillati da fine pasto.

 

Un lungo viaggio attraverso le produzioni vinicole più rappresentative di tutta l’Emilia Romagna, dal popolarissimo Lambrusco, alle tipologie di vitigni che fino a pochi anni fa si davano per scomparsi come la Lanzesa o il Ruggine. Un patrimonio enologico che qui viene preservato e valorizzato attraverso un’attenta selezione e esperti sommelier che possono consigliare gli acquisti delle bottiglie o le degustazioni di prodotti DOC e DOCG provenienti da tutti i territori che si dipanano lungo l’asse della via Emilia.

 

Da circa un mese l’enoteca ha inaugurato un nuovo progetto che consente ai visitatori di abbinare i loro vini preferiti alle specialità tipiche del territorio. Tutti i fine settimana apre  “InCantina – La Dispensa Malvezzi Campeggi” un percorso pensato per offrire degustazioni di piatti e salumi tradizionali, a partire dal “tagliere dell’enoteca” con piadina di Dozza, salumi del territorio, pancetta di Mora Romagnola e prosciutto di Parma, continuando con i formaggi dell’Appennino accompagnati da confetture e miele di Castel San Pietro Terme. Lasagne verdi, fonduta di formaggio e tartufo, ribollita e i dolci del territorio completano il goloso percorso.

 

L’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna non è solo un luogo di cui godere del vino in tutte le sue espressioni, ma anche un polo cruciale per lo sviluppo del settore vitivinicolo dell’intera regione. Lo dimostra il ruolo centrale nel progetto “Legàmi di Vite” che è stato recentemente siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico per un finanziamento di 95 milioni di euro destinati all’intero comparto regionale per studiare e mettere in pratica soluzioni all'avanguardia rispettose dell’ambiente. Un caso in cui l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna ha agevolato l’integrazione e l’aggregazione dei vari attori coinvolti nella produzione del vino, dalle grandi cantine ai piccoli vignaioli indipendenti. Vino e buone pratiche convivono sotto le stesse ampie arcate del castello di Dozza, un luogo magico che non si può mancare di visitare.