Moratti: confermo la mia disponibilità al centrodestra, ma doveroso e urgente un chiarimento con gli alleati
Scintille tra il presidente della Regione Lombardia e la sua vice. Fontana aveva detto: “Bisogna capire dove Moratti intende candidarsi, ho letto che vuole scendere in campo a destra, sinistra e centro”
Simona BuscagliaCreato da

Proseguono le scintille in Lombardia tra il presidente della Regione, Attilio Fontana, e la sua vice, Letizia Moratti. È proprio il governatore lombardo a lanciare in mattinata le frecciate all’assessore al Welfare della sua stessa giunta. Alla domanda se la disponibilità della Moratti a partecipare alla corsa per le regionali del 2023 per il centrodestra possa creare problemi, Fontana ribatte: «Bisogna capire intanto dove eventualmente intende candidarsi: sui giornali ho letto che vuole candidarsi nel centrodestra, nel centrosinistra, nel centro… Io la Moratti la incontro spesso ma a me non ha mai detto niente. L’approccio diverso che ho io rispetto agli altri è che io voglio essere giudicato per quello che ho fatto e che vorrò fare. Tutto il resto non mi riguarda: saranno i cittadini a dire se ho lavorato bene o male».
A margine del consiglio regionale, Fontana rincara la dose, commentando anche questa “ambiguità” della sua vice, che lui dice di averla letta: «più che altro sui giornali» e che se Moratti «si sente a disagio ci sono tante opportunità…». Smentita invece l’ipotesi che circola da qualche tempo in merito a delle sue possibili dimissioni anticipate, che porterebbero al voto in Lombardia non solo per le politiche ma anche per le regionali: «Non credo ci siano nemmeno più i tempi, ammesso che a qualcuno fosse venuto in mente - spiega il governatore - A meno che non sia il governo che decide: se il governo decide per un election day sono sue scelte non mie».
Fontana domanda e Moratti replica a stretto giro. Non si è fatta attendere troppo infatti la risposta della vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti. «Ho dato la mia disponibilità in maniera convinta al centrodestra e la mantengo - dichiara Moratti su La7 in un’intervista al programma L’Aria che Tira - Mi aspetto, e credo sia doveroso e urgente, avere un chiarimento con il centrodestra». Era stato proprio il governatore a rivolgersi direttamente a Moratti: «Bisogna capire dove intenda candidarsi: ho letto che intende farlo nel centrodestra, nel centrosinistra e nel centro», aveva detto, sottintendendo una posizione poco chiara della sua vice. In questo periodo sono stati diversi gli scenari che parlavano di un possibile schieramento dell’attuale assessora al Welfare di Regione Lombardia in una realtà di centro, magari anche guidato da lei stessa, per la corsa alle regionali del 2023. E infatti alla domanda se sentisse davvero il centrodestra ancora come la sua “casa”, Moratti risponde: «Io mi sono sempre considerata al servizio dei cittadini, l’ho sempre fatto in maniera civica. Da ministro sono stata scelta come ministro tecnico e come sindaco mi sono candidata con una lista civica, quindi il mio è un impegno civico» e aggiunge «Si sono rotti degli schemi, la gente chiede di essere amministrata bene e non credo ci siano più steccati ideologici così evidenti: i cittadini hanno bisogno di risposte concrete e questa è sempre stata la mia bussola. Non si tratta di schieramenti ma di progetti». Una risposta che potrebbe valere anche per la proposta, lanciata dall’ex ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che ha lanciato un appello per un fronte repubblicano che possa comprendere diverse anime. Su una possibile adesione a questa ipotesi Moratti però replica: «Io valuto i programmi e poi scelgo: io mi ritrovo in un centrodestra europeista e atlantista», quindi abbastanza lontana da quello che potrebbe essere un centrodestra a trazione Lega e Fratelli d’Italia. E se le venisse chiesto di tornare a Roma con un incarico da ministro o da premier? «In questo momento sono concentrata sulla mia Regione - spiega Moratti - attendo risposte e chiarimenti dal centrodestra dopodiché mi sentirò libera e indipendente, come sono sempre stata, di fare autonomamente le mie scelte».
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