Pordenone, ragazzo di 15 anni in bici travolto e ucciso da un’auto: arrestata la militare americana di 20 anni alla guida
La vittima si trovava assieme ad alcuni amici, a bordo strada, dove stava chiacchierando. A Lignano Sabbiadoro investito bimbo di 2 anni, è grave
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Aveva compiuto 15 anni lo scorso 28 maggio Giovanni Zanier, il ragazzo investito e ucciso la notte scorsa mentre era con due amici sulla pista ciclabile di via Lazio, a Porcia (Pordenone). La mamma, ieri sera, temendo incidenti, lo aveva accompagnato in auto in un locale della zona raccomandandosi che non accettasse passaggi da sconosciuti e avevano concordato il rientro a piedi, seppure l'abitazione fosse lontana alcuni chilometri. Ma era condizione inderogabile.
Giovanni ha eseguito: con i due amici alle 2.32 - orario dell'allarme ricevuto dalla centrale operativa del 112 - portava a mano la bici di uno di loro, lungo la pista ciclo-pedonale. Improvvisamente, però, dalla direzione opposta è sopraggiunta una Polo condotta da una donna statunitense, di 20 anni, militare in servizio alla Base Usaf di Aviano, che faceva a propria volta rientro a casa dopo una serata con amici. Il veicolo, forse a causa della velocità elevata, immettendosi in una rotatoria ha perso aderenza, ha divelto un cartellone stradale, ha scavalcato il cordolo di protezione e ha centrato Giovanni. Violentissimo l'urto: il ragazzo è stato scaraventato a una decina di metri di distanza. Immediato è scattato l'allarme, lanciato dagli amici, illesi miracolosamente, e dalla soldatessa, che si è fermata a soccorrere. In pochi minuti sono giunti i Vigili del fuoco, un'ambulanza, l'auto medica e il rianimatore a bordo dell'elicottero sanitario abilitato al volo notturno. Per qualche minuto si è sperato che il cuore riprendesse a battere: il quindicenne è stato trasferito all'ospedale di Pordenone, ma è spirato una volta entrato in Pronto soccorso. Anche la soldatessa è stata portata precauzionalmente in ospedale: era sotto choc e aveva lievi ferite causate da schegge di vetro e dall'airbag. E' stata anche sottoposta ad analisi del sangue i cui risultati - dai quali si capirà se la giovane aveva bevuto - saranno resi noti tra giorni dall'azienda sanitaria. Si tratta comunque di un elemento non fondamentale nell'ambito delle indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Pordenone che, procedendo d'iniziativa e su disposizione della Procura di Pordenone, hanno già proceduto a un arresto facoltativo per omicidio stradale, previsto dal codice penale. Incensurata, la giovane è ai domiciliari. Da rilevare che il luogo dell'investimento da mezz'ora prima era al buio perché il Comune di Porcia per risparmio energetico ha disposto che la pubblica illuminazione in quel tratto venga spenta alle 2. Ma forse anche in caso di illuminazione funzionante, la tragedia non sarebbe stata evitata. Quello della notte scorsa è un incidente analogo all'investimento avvenuto il 15 agosto a Pasian di Prato (Udine), in cui un ragazzo di 13 anni attraversando la strada con la bici sulle strisce pedonali era stato travolto da un'auto che gli aveva fatto fare un volo di una decina di metri causandogli un trauma cranico e la frattura di una gamba. Ma oggi stesso a Lignano si è verificato un altro gravissimo investimento: un bimbo di 2 anni, straniero, sfuggendo al controllo dei genitori, si è lanciato in strada ed è stato investito da un'auto riportando un grave trauma cranico. E' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Udine. Una sequenza numerosa di incidenti simili. Il 9 agosto in zona Certosa a Milano Mohanad, 12 anni, è morto travolto da un'auto pirata che lo aveva scaraventato con la sua bici a una ventina di metri di distanza. Alla guida c'era un ventenne guidava senza patente, mai conseguita.
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