Se non verrà trovato un finanziamento entro la fine di febbraio, lo zoo di Ähtäri, in Finlandia, sarà costretto a restituire alla Cina Lumi e Pyry, due panda giganti.

Pechino li aveva "prestati" cinque anni fa, qualche mese dopo la visita del presidente Xi Jinping a Helsinki in occasione del centenario dell'indipendenza finlandese.

Il prestito di panda è uno strumento diplomatico classico dei cinesi, che da decenni lo usano per garantirsi un buon ritorno d'immagine. I panda giganti, originari della Cina centrale, non sono più a rischio di estinzione dal 2021: ora sono "solamente" specie vulnerabile. Si ritiene che in totale siano comunque non più di mille.

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Il prestito di Lumi e Pyry scadrebbe tra dieci anni, ma si sta rivelando economicamente insostenibile. L'impresa privata che gestisce lo zoo di Ähtäri contava sui due esemplari per aumentare il numero dei visitatori; la pandemia però ha fatto saltare tutti i calcoli e lo zoo ha iniziato ad accumulare debiti legati alle alte spese di mantenimento degli animali - compresa una cifra attorno al milione di euro all'anno che deve essere pagata alla Cina.

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Il governo di Helsinki aveva stanziato duecentomila dollari nel 2021 e stava per concedere un ulteriore finanziamento di cinque milioni, ma ha fatto retromarcia; alcuni membri del parlamento hanno fatto notare che l'esborso sarebbe stato superiore a quanto speso dalla Finlandia per proteggere alcune delle specie nazionali a rischio di estinzione.

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È stato formato un gruppo di lavoro sulla questione, comprendente esponenti del ministero degli Affari Esteri e dell'Agricoltura e Silvicoltura. Il timore di Helsinki è che la restituzione dei due panda venga percepita dal regime cinese come un gesto ostile e che quindi possano esserci delle ripercussioni sotto il profilo commerciale o diplomatico.

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Del resto la stessa Finlandia sta rivedendo gradualmente i propri rapporti con la Cina, impostati per decenni sulla ricerca pragmatica di reciproci benefici economici. Le violazioni dei diritti umani e la crescente assertività internazionale di Pechino stanno inducendo il paese scandinavo ad avvicinarsi - seppur lentamente - alle posizioni anti-cinesi degli Stati Uniti.

Lo zoo di Ähtäri ha iniziato i preparativi per il ritorno dei due panda giganti in Cina, ma attenderà fino al 28 febbraio prima di prendere una decisione.