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Trentino: proiettile in busta a Fugatti, si indaga su animalisti estremisti. Ok delle commissioni allo spray peperoncino anti-orsi

Trentino: proiettile in busta a Fugatti, si indaga su animalisti estremisti. Ok delle commissioni allo spray peperoncino anti-orsi
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Un foglio a quadretti con scritte in stampatello unitamente ad un proiettile. Era questo il contenuto di una busta indirizzata alla Provincia Autonoma di Trento con destinatario finale il presidente Maurizio Fugatti. "Bastardo, il prossimo è tuo. Attenzione hai due figli". Questa la scritta, firmata 'Lupo Solitario', riportata sul foglio e che ora è al vaglio della Digos della Questura del capoluogo trentino. In quest'ultimo periodo il governatore trentino è stato attaccato soprattutto dalle associazioni animaliste a seguito della gestione degli orsi. La minaccia potrebbe essere arrivata anche a seguito della forte polemica sul tema scoppiata dopo la morte di Andrea Papi, aggredito mortalmente dall'orsa 'Jj4' il 5 aprile scorso nei boschi di Caldes. La busta con all'interno il proiettile calibro 7,65 inesploso è stata intercettata questa mattina da un operatore del centro di smistamento delle poste a Gardolo. Immediata la segnalazione alla Polizia Postale. Un analogo caso era accaduto nel gennaio 2022. "La prima cosa che mi sento di dire è che sono tranquillo e che proseguirò il mio lavoro come sempre ho fatto - ha commentato Fugatti -. A tutti voglio dire che non saranno certo le minacce a farmi vacillare di fronte agli impegni che mi sono preso con la comunità trentina".
Unanime la solidarietà nei confronti del governatore. Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli ha detto, "le minacce a Fugatti sono un'azione grave, un attacco non solo alla sua persona ma anche alle nostre istituzioni perché chi evoca la violenza ci fa tornare indietro a periodi bui della nostra storia e si mette sempre e comunque dalla parte del torto". Il collega del Veneto e collega di partito nella Lega, Luca Zaia ha scritto, "esprimo la mia personale solidarietà, e quella del Veneto, al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che oggi ha ricevuto una vile intimidazione. Sono vicino a Maurizio ed ai colleghi del Trentino". Il Partito Democratico con una lettera del segretario Alessandro Dal Ri, ha scritto, "il Partito Democratico del Trentino esprime la sua solidarieta' al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, per l'atto vile e intimidatorio subito oggi. Condanniamo categoricamente ogni forma di violenza e minaccia, in quanto tali azioni costituiscono una palese attacco alla democrazia stessa". Vicinanza e condanna per quanto accaduto anche dal presidente e dal vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa e Gian Marco Centinaio, dal presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, e dai ministri Paolo Zangrillo, Roberto Calderoli e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Solidarietà è stata espressa anche dal Ministro della Disabilità Alessandra Locatelli: "Non e' la prima volta che succede purtroppo - ha scritto su Facebook - ma spero che le autorita' competenti possano individuare al più presto i responsabili e assicurarli alla giustizia".
"Non c'è proprio nulla che condividiamo della visione e della linea politica seguita da Maurizio Fugatti sui temi relativi agli animali e all'ambiente. Indirizzi che la nostra associazione ha più volte contestato anche con toni molti aspri. Ma la nostra contrapposizione non è mai uscita dal solco del confronto dialettico; rifiutiamo ambiti malsani che non ci appartengono, non ci rappresentano, non fanno parte né della nostra cultura né del nostro modo di essere". Così la presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi, sulla lettera minatoria inviata al presidente della Provincia autonoma di Trento. "La violenza e le intimidazioni non sono la nostra cifra. La battaglia che stiamo conducendo contro la Provincia di Trento per fermare i progetti di deportazione e di uccisione degli animali selvatici, degli orsi domani chissà quali altre specie, non ci impedisce di esprimere al presidente Fugatti la nostra solidarietà per il gesto di cui è stato vittima insieme con la propria famiglia", sottolinea. Al ministero dell'Ambiente, conclude l'Enpa, "chiediamo un'assunzione di responsabilità, non atteggiamenti pilateschi. Il ministro ridia slancio a quell'impulso di dialogo che aveva promosso con la convocazione del tavolo sugli orsi e che da più di un mese non ha più avuto seguito. La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e lo Stato non può certo spogliarsi delle sue prerogative delegandole alla Provincia di Trento".

 

Ok delle commissioni all'utilizzo dello spray anti-orso
Le Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera hanno approvato due emendamenti identici presentati da Lega e Fdi al decreto Pa che autorizzano i forestali di Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige ad usare lo spray al peperoncino per difendersi dagli orsi. La proposta di modifica, che aveva il parere favorevole del Governo, è passata con il voto contrario delle opposizioni.
 

Kompatscher: "Sui grandi predatori c'è apertura in Europa, ora il rischio di estinzione non c'è più"
Sul tema dei grandi predatori "c'è movimento anche in Europa ed il parlamento ha rivisto la propria posizione". Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che ha riferito alla giunta provinciale il contenuto dei colloqui avuti la scorsa settimana a Bruxelles con rappresentanti politici e delle istituzioni Ue. "Ho potuto notare - ha aggiunto - che c'è un'apertura verso una revisione delle norme europee, per il semplice fatto che, da quando è stata firmata la direttiva 'Habitat', la situazione è cambiata completamente ed il rischio di estinzione non c'è più". "Ora bisogna passare, come è avvenuto anche per molte specie protette, ad un diverso sistema di gestione, che non significa che orsi e lupi non siano più protetti - ha proseguito Kompatscher - ma che il livello di protezione è minore, per cui si riesce ad arrivare ad una regolazione della consistenza e della presenza in determinati territori". La Provincia di Bolzano, ha riferito ancora il presidente, sta anche lavorando, sia a livello nazionale che europeo, per realizzare "una collaborazione tra le regioni interessate", ad esempio con "un piano di management per l'arco alpino". È, inoltre, in preparazione un disegno di legge provinciale che consenta un provvedimento nel caso di esemplari problematici anche nel caso l'Ispra non esprime il parere attualmente previsto dalla legge. "Questo, però, è il tema che riguarda il caso del singolo animale problematico - ha avvertito Kompatscher - ma successivamente si dovrà di sicuro passare ad una regolamentazione più ampia che preveda piani di gestione".