
Per essere certi di scegliere il prodotto giusto e non volendo demonizzare i prodotti solari, ribadendo che il loro utilizzo è indispensabile, abbiamo chiesto il parere di un dermatologo, il dott. Fabio Rinaldi, Presidente dell'IHRF (International Hair Research Foundation).
Quando compriamo un solare a cosa dobbiamo prestare attenzione? «Quando compriamo dobbiamo leggere la formula INCI obbligatoria, per essere sicuri non devono esserci filtri chimici pericolosi, tutti molto allergizzanti, che si chiamano:
- Oxybenzone (utilizzato molto anche da aziende importanti) perché è allergizzante, irritante ed effettivamente ha un'azione estrogenica. I filtri chimici possono essere assorbiti dalla pelle e quindi un rischio esiste
- Diethyl e ethyhexil triazon
- OD-PABA
- 4-methilbenzyliden camphor
I solari sul mercato, a suo parere quanto sono sicuri? «I filtri chimici non sono tutti pericolosi, per cui quelli più moderni vanno benissimo. Poi potrebbero contenere derivati di oli minerali e petrolati (mineral oil, petrolatum, paraffinum) che possono essere irritanti e comedogenici. Ma il rischio di danni alla pelle non è elevato, a queste concentrazioni».
Quali sono gli ingredienti da evitare? «I solari non dovrebbero essere molto profumati e comunque non contenere estratti di agrumi o bergamotto che macchiano la pelle). La texture dovrebbe essere omogenea (sia crema che latte) ma comunque ben spalmabile per poter applicare il filtro in modo uniforme, altrimenti si rischiano zone non protette. Gli spray vanno benissimo e sono facili da applicare ma meno idratanti. Infine devono essere foto-stabili, cioè il filtro non deve degradarsi con la luce».
Esistono solari con filtri del tutto innocui? «Ci sono oggi sul mercato ottimi prodotti non pericolosi, che rispettano l'ambiente, resistenti all'acqua e che contengono principi attivi che proteggono il DNA dalle radiazioni UV, come per esempio uno degli antinfiammatori naturali più potenti che è la lattoferrina. I filtri più sicuri in assoluto sono quelli fisici, per azione di schermo dei raggi Uv, per effetto soprattutto dell'ossido di zinco e del biossido di titanio. Proteggono bene ma fanno una patina bianca sulla pelle molto poco piacevole. Si usano soprattutto per i bambini piccoli».