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Giornata mondiale dell'alimentazione

La Dieta Mediterranea compie 10 anni. Perché funziona ancora oggi

Non prevede schemi alimentari precisi, un apporto calorico notevole e contempla una grande varietà di alimenti da consumare secondo una precisa piramide alimentare. Un regime che è diventato patrimonio Unesco nel 2010 perché ritenuto alleato della salute e della longevità

3 minuti di lettura
Occorre subito dire che più che una dieta è un regime alimentare divenuto negli anni un vero e proprio stile di vita tanto da indurre l’Unesco, nel 2010, a dichiararlo patrimonio culturale dell’umanità, alla stregua di un monumento. E in effetti questo regime, che nel 2020 compie 10 anni, si può considerare una sorta di “monumento al vivere sano” e alla longevità. Su queste basi venne infatti messa a punto a partire dagli anni ’50, quando un nutrizionista amerciano, Ancel Keys iniziò a studiare le popolazioni del bacino mediterraneo, essendosi accorto che tra queste alcune patologie erano meno diffuse e soprattutto che mostravano segni maggiori di longevità rispetto alle altre parti del mondo, in particolare la sua patria, gli Stati Uniti. Tali ricerche vennero riassunte, circa vent’anni dopo, in un libro, Eat well and stay well, the Mediterranean way, che si può considerare una sorta di manifesto del regime mediterraneo, certamente lo strumento di diffusione, all’epoca, in tutto il mondo, che la conobbe come la dieta in grado di combattere le “malattie del benessere” e come alternativa all’eccessivo consumo di grassi, zuccheri e proteine, basata come era su cereali, verdure, frutta, pesce e olio di oliva. Oggi è sinonimo di una cucina salutare e apprezzata in tutto il mondo.

COME FUNZIONA

Non comprende alcun tipo di schema alimentare dato che, come detto in precedenza, si tratta di un regime e di uno stile di vita. Alcune regole però sono contemplate e in particolare l’abbinamento corretto degli alimenti e la loro scelta, vero cardine su cui tutto è basato. In linea di massima si basa sul principio che un uomo adulto avrebbe bisogno di 2.500 calorie circa al giorno da suddividere in tal modo: 55-65 per cento derivanti da carboidrati, 20-30 per cento da lipidi e 10-15 per cento da proteine.

SCHEMA ALIMENTARE

In base a questo principio, negli anni ’90 è stato messo a punto uno schema grafico: la famosa “piramide alimentare” che rende immediatamente chiara la scala gerarchica dei cibi più salutari, secondo la dieta mediterranea e che suggerisce la frequenza e la quantità da assumerne. E che rappresenta il modello nutrizionale di riferimento di dietologi e nutrizionisti, tutti concordi nel ritenere che questo tipo di alimentazione è in grado di assicurare il giusto apporto calorico e tutti i nutrienti essenziali all’organismo. Alla base della piramide alimentare si trovano gli alimenti da consumare più volte al giorno e via via, fino alla cima che comprende invece quelli da limitare.

LA PIRAMIDE ALIMENTARE

Alla base si trovano carboidrati (pane, pasta, riso), frutta e verdura e grassi vegetali. Seguono legumi e frutta secca e poi le proteine con il pesce, carni bianche, uova, vino e formaggi (limitati). In cima, carni rosse, grassi animali, patate e dolci. La piramide è stata di recente aggiornata e prevede alla base carboidrati derivanti da cereali integrali e in cima i cereali raffinati.

CIBI SÌ E CIBI NO

Sì: frutta e verdura, carboidrati, meglio se semplici, ovvero integrali, pesce azzurro ricco di omega, olio di oliva, carni bianche, legumi, uova e formaggi in quantità limitata, vino in quantità limitata.
No: grassi animali, insaccati, dolci una volta a settimana, zucchero, super alcolici, carne rossa da limitare, caffè.

I BENEFICI

Secondo dietologi e nutrizionisti la dieta mediterranea è ideale per combattere sovrappeso, malattie cardiache, diabete, pressione alta. Pare anche favorisca la longevità, con effetto anti-età. Questo perché favorisce l’apporto di tutte le vitamine e i nutrienti necessari all’organismo, sali minerali e fibre. Moltie di queste sostanze hanno proprietà antiossidanti.

IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA

I benefici, come si può notare sono molteplici e per ulteriori chiarimenti in merito all’efficacia della dieta mediterranea abbiamo chiesto il parere di un esperto, la dott.ssa Cinzia Dalla Gassa, dietista e fondatrice di BeWell, società che cura progetti di formazione e consulenza per i professionisti della nutrizione.
Condivide l'idea che il regime di dieta mediterranea sia il migliore o comunque tra i migliori?
«L’esperienza mi ha mostrato come sia difficile poter definire un regime migliore di un altro, perché ognuno di noi ha un suo fabbisogno, che può variare nel tempo e che richiede una certa sensibilità per accorgersi come il cibo modula il proprio stato di benessere. La dieta mediterranea presenta comunque, a mio avviso, i principi più semplici ed efficaci per soddisfare il fabbisogno dell’uomo e garantirne il benessere».
Quali sono, se ci sono, le controindicazioni?
«Più che di controindicazioni, come sempre si tratta di stabilire quali sono gli effetti che il cibo genera nella persona in quel periodo della sua vita. I suggerimenti molto generici che vengono proposti quando si parla di dieta mediterranea vanno sempre affinati quando si tratta dell’individuo singolo, per stabilire se esistono eventuali condizioni cliniche che necessitano di indicazioni alimentari particolari».
Pensa che questo regime possa essere seguito da tutti o ci sono delle limitazioni?
«In linea di massima può essere seguito da tutti».
Pensa sia più facile seguirlo in Italia rispetto ad altri paesi?
«Certo in Italia risulta molto più semplice per la disponibilità dei prodotti, specie quelli freschi. Ma con un minimo di flessibilità e fantasia si possono utilizzare anche prodotti diversi, ma che comunque soddisfano i principi della dieta mediterranea,  (ne è un esempio la pasta, che l’italiano medio tende a cercare anche all’estero, ma che può essere tranquillamente sostituita anche da altri cereali)».