Con l’ascesa al trono di Carlo III, la monarchia britannica dovrà resettare la sua palette di colori: gli ensemble coloratissimi che hanno reso iconica la regina Elisabetta con il suo motto “devo essere vista per essere creduta", sono stati messi sotto naftalina e c’è da scommettere che tra non molto verranno messi in mostra, mentre il re e la regina consorte assesteranno i loro outfit in un giusto mix di rigore e istituzionalità, senza eccessi né stilistici né cromatici.
Il cambiamento è in corso ma ha già fatto una vittima: la personal dresser (un ruolo noto e prestigioso a Corte, ‘capo del guardaroba reale e responsabile di ogni sua parte, inclusi i preziosissimi gioielli che si dice pulisse con un goccio di gin) e stilista di Elisabetta II, Angela Kelly, fidata amica e consigliera rimasta al suo fianco fino alle ultime ore di vita. A Balmoral, quell’8 settembre in cui la regina si è spenta, c’era infatti anche lei. E lì è tornata dopo qualche giorno, per riportare al Castello scozzese alcuni oggetti personali di Sua Maestà, trovando una brutta sorpresa: le serrature dei cancelli erano state cambiate, e lei di fatto era stata messa alla porta.
Un modo poco carino ma sicuramente chiaro per avviarla alla pensione, a 64 anni e dopo quasi 30 di onorato servizio. Via il vecchio, dentro il nuovo.
D’alta parte, Kelly non aveva un carattere facile - era detta AK47 (come il Kalashnikov) per la sua lingua tagliente - e per via forse della grande intimità con la regina non piaceva troppo ai parenti; dal principe Harry, che litigò con lei per via della prova della tiara che Meghan avrebbe voluto indossare al matrimonio, non resa disponibile da Kelly perché indispettita dallo scarso preavviso, allo stesso re Carlo III, cui questa donna influente non è mai piaciuta.
Per capire quanto la regina si fidasse di Angela, basti dire che le concesse di scrivere non un libro, ma persino due sul suo lavoro a corte, e per il primo di essi (Dressing the Queen: The Jubilee Wardrobe, 2019) accettò perfino di posare per un servizio fotografico destinato alla copertina: quella fatta per la sua amica Angela è la foto più spontanea della regina, in posa con fare rilassato e informale, mentre ride e soprattutto tiene le mani nelle tasche: un dettaglio che lei amava moltissimo, nei suoi vestiti e cappotti.
Angela non è stata l’unica, a essere licenziata dal nuovo re, deciso a recidere i rami secchi o anche semplicemente a cancellare figure che non ritiene più funzionali. Prima di lei, Carlo ha dato infatti il benservito a un intero staff senza salvare nemmeno Paul Whybrew, alias ‘Tall Paul’ per via dei suoi 193 cm di altezza, valletto personale della regina per oltre 40 anni.
La personal dresser non finirà certo in mezzo alla strada: prima di morire, la regina ha disposto che ad Angela fosse concesso di pubblicare le sue memorie e di mantenere uso a vita di un alloggio grace-and-favour, ossia di una proprietà di proprietà della Corona. un buon inizio per una serena vecchiaia.
Angela ed Elisabetta II: storia di un'amicizia
Nata a Liverpool, figlia di un gruista e di un'infermiera, Angela è di umili origini ed è cresciuta in una casa popolare. Inizia a lavorare come assistente guardarobiera nel 1994, assunta dopo un semplice colloquio a Windsor, per diventare negli anni non solo personal dresser, ovvero la persona addetta a vestire la regina, ma anche la sua stilista (spesso ha disegnato lei stessa abiti e cappotti) e il suo braccio destro, con l'impressionante titolo di Her Majesty’s Personal Advisor and Curator for The Queen’s Jewellery, Insignias and Wardrobe, ovvero consigliere personale e curatrice di Sua Maestà.
Le due donne erano molto in confidenza; una volta fu Angela a raccontare, in una rara intervista con il Telegraph nel 2007: "Siamo due donne tipiche. Discutiamo di vestiti, trucco, gioielli. Diciamo: 'Questo gioiello starebbe bene con quell'abito?’”.
“Mi preoccupo per lei e ci tengo a lei", agggiunse anche. "Ma ci divertiamo anche molto insieme. La regina ha un grande senso dell'umorismo ed è una grande imitatrice. Può fare tutti gli accenti, incluso il mio”.
Molti pensano che sia stata la natura schietta a renderla cara a Elisabetta: "È molto onesta nel dire le cose e questo richiede coraggio. La regina lo apprezza”, disse di lei Robert Hardman, autore di Queen of our Times.
Tra gli aneddoti, si ricorda lo scherzo di Angela alla regina e a suo marito Filippo durante il royal tour in Australia nel 2006: Sua Maestà desiderava disperatamente vedere un kookaburra, quindi Kelly ne comprò uno giocattolo e indusse il monarca a pensare che fosse reale, dicendole che tuttavia era morto, prima di rivelare che era un... pesce d'aprile. “Sono scoppiata a ridere in modo incontrollabile", raccontò Angela rievocando l'episodio. "Sua Maestà poteva dirmi solo due parole - sei licenziata - invece si è rivolta a Sua Altezza Reale (Filippo) per dirgli sorridendo: ‘Sai cosa ha appena fatto? Angela mi ha preso in giro!”.