La Nasa l’ha utilizzato per catturare e portare sul nostro pianeta polvere di stelle e di comete. Dallo spazio alla cosmetica: questa sostanza, chiamata aerogel, ha fatto il suo ingresso nei laboratori Armani Beauty, tra gli ingredienti di Power Fabric +, il più recente fondotinta del bran. La ragione? Sorprendente e impalpabile, l’aerogel è composto essenzialmente d’aria (per il 99,8% del suo volume), conferisce al fondotinta buona coprenza, finish mat e grande leggerezza. «È una novità che mostra come la scienza cosmetica sia in evoluzione. Il fondotinta, si sa, è uno dei prodotti più complessi da formulare», spiega il direttore dell’innovazione Johan Lundin.
In effetti, l’acrobazia che si richiede a questo cosmetico è coniugare elementi in apparenza inconciliabili: coprenza e leggerezza, tenuta ed elasticità, comfort e colore.
«La ricerca è un motore essenziale per far progredire i fondotinta, le cui vendite sono aumentate a doppia cifra nel post-confinamento», spiega l’agenzia Npd in un rapporto sul mercato globale uscito quest’estate.
L’esperienza di Maestro, il fondotinta di Armani Beauty lanciato nel 2010 e diventato un best seller per il suo modo rivoluzionario di miscelare oli e acqua, ha messo i laboratori del brand sulla strada giusta. «Un buon equilibrio di oli accuratamente scelti è determinante per ottenere fluidità e diffondere la luce in modo soft, senza l’uso di particelle madreperlate che creano una luminosità innaturale». Quindi intervengono i colorist, tecnici specializzati che creano le tinte della collezione. Giusto per farsi un’idea, i laboratori Armani Beauty ne hanno ben 5 che lavorano in esclusiva per il brand.
«Il loro ruolo è fondamentale perché il ventaglio di tonalità deve rispondere alle attese delle consumatrici per le quali il fondotinta ha un forte valore identitario», aggiunge Micheline El Achkar, direttrice dei laboratori make-up. Per Power Fabric + è stata introdotta la tecnologia Micro-fil, che è ispirata all’universo tessile: si tratta di un intreccio, una tessitura di pigmenti su una base trasparente che garantisce lunga tenuta al trucco. E a chi si immagina che i colorist lavorino su una tavolozza infinita, El Achkar ricorda che per i fondotinta bastano quattro tinte (nero, giallo, rosso e bianco) per realizzare tutte le nuances (22 in questo caso). Il resto, sta tutto al loro ipersofisticato occhio.
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Il fondotinta che nasce da una sostanza testata nello spazio
Un prodotto pensato per conciliare coprenza e leggerezza, tenuta ed elasticità, ha fatto il suo ingresso nei laboratori Armani Beauty
di Silvia Manzoni