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Cenare senza vestiti per riconnettersi a se stessi. Le "Fude Dinner" sono in tour e arrivano anche in Italia

Cenare senza vestiti per riconnettersi a se stessi. Le "Fude Dinner" sono in tour e arrivano anche in Italia
L’idea dell’artista e chef Charlie Ann Max è nata su Instagram "per creare una piattaforma online utile a promuovere la positività del corpo, il consumo consapevole e raccogliere fondi per beneficenza", ma il format delle Füde Dinner - crasi delle parole food e nude - è pronto all’esportazione: quest’estate sarà a Barcellona, Madrid, Parigi, Grecia e in Italia, nel weekend tra il 5 e il 7 agosto
2 minuti di lettura

Lasciate ogni abito o voi che entrate, ai Füde Dinner di New York e Los Angeles non si fa nulla di diverso da quanto accade al ristorante, ad eccezione del fatto che all’ingresso si lasciano vestiti, slip, persino i calzini. Cenare nudi insieme a perfetti sconosciuti, piatti rigorosamente vegani come le barbabietole in acqua di rosa e la mousse di avocado e cacao, nelle parole dell’ideatrice Charlie Ann Max non fa altro che «mettere insieme due stati puramente organici». Max, bellezza rubensiana, non ancora trentenne, è un’artista multidisciplinare, modella, content creator di OnlyFans, che ha iniziato quest’avventura postando foto di se stessa nuda mentre preparava ricette vegane. «L’idea era di creare una piattaforma online per promuovere la positività del corpo, il consumo consapevole e raccogliere fondi per beneficenza. Instagram però continuava a censurarmi, allora un anno fa ho deciso di portare le cose offline organizzando cene dove all’inizio il nudo era opzionale, ma tanti si bloccavano vedendo qualcuno vestito. Meglio tutti senza vestiti». 
Certo la nudità pubblica non è una novità, le culture nord europee la praticano da tempi non sospetti; è un tabù più che altro cattolico, figlio del momento in cui Adamo ed Eva perdono l’innocenza e come prima cosa coprono le loro parti intime. Charlie Ann Max predilige una lettura da millennial. «Nella società odierna è facile disconnettersi dal nostro corpo e dal cibo che consumiamo. Gran parte di ciò che mangiamo è pesantemente elaborato. La mia intenzione è quella di creare uno spazio in cui gli ospiti possano connettersi con se stessi e tra di loro attraverso il cibo e la comunità. I nostri corpi sono le nostre vere case e dovremmo nutrirli con cose sane». È Max stessa che cucina tutti i piatti, e ogni cena Füde (acronimo di food e nude, la umlaut è un omaggio alle sue origini ebraico-tedesche) ha un suo tema.

A inizio serata un’esperta propone qualche esercizio per una corretta respirazione e poco dopo ci si dimentica di aver lasciato i vestiti all’entrata: «Credo che la libertà che deriva dall’essere nudi trascenda l’aspetto fisico. È un potente atto di resa e liberazione che consente un dialogo più profondo con se stessi e gli altri. Separando il corpo da tutti gli strati di vestiti e le aspettative della società, possiamo attingere alla nostra parte vulnerabile e connetterci a un livello più profondo».
L’estrema instagrammabilità dell’esperienza – candele, cristalli, tavole eleganti e signore nude che socializzano – l’ha fatta esplodere su social e giornali nel tempo di un like, così ora la Füde Dinner è pronta all’esportazione: quest’estate sarà a Barcellona, Madrid, Parigi, Grecia e, nel weekend tra il 5 e il 7 agosto, anche in Italia (thefudeexperience.com). È Max che esamina con cura le richieste di prenotazione (il costo è sugli 88 dollari) per cercare di tenere fuori personaggi dubbi, ai maschi è generalmente richiesto di essere “garantiti” da una ospite. No marpioni, insomma. «Siamo stati condizionati a credere che la nudità implichi automaticamente un contesto sessuale ma noi non puntiamo a creare un’atmosfera erotica, anzi. L’aspetto più erotico delle nostre cene sta nella celebrazione dell’espressione di sé e della libertà di connettersi con gli altri, attingere ad un senso più ampio della nostra sensualità». L’erotismo del cibo è invece ampiamente promosso; non è un caso che Max – che si è diplomata all’Institute of Culinary Education di L.A. – compaia senza veli in una serie di video dove racconta ricette e proprietà di spezie, cannella, persino l’anguria, sul sito di Erika Lust, regista svedese pioniera del cinema porno femminista.