
Addio David Bowie, la rockstar che ha rivoluzionato lo stile
Prima delle varie Lady Gaga e Madonna, prima di tutti, c'è stato lui, David Bowie che per oltre quarant'anni si è divertito a sconvolgere i generi sia musicalmente che nella vita. Ironico, intelligente e coraggioso fin dagli esordi ha fatto dell'ambiguità e della teatralità la sua cifra. Aiutato da stilisti poi diventati giganti della moda, come Yamamoto o Alexander McQueen, ma anche semplicemente pescando abiti e accessori nei mercatini, David riusciva ogni volta a rivoluzionare lo stile. Non aveva paura di nulla: indossava con naturalezza pantaloni rosa e abiti da donna, orecchini chandelier e giubbotti di cuoio sempre con quello sguardo che sfidava i bacchettoni a dirgli qualcosa e che apriva la strada a chi pensava che i ruoli di genere non dovessero per forza essere quelli tradizionali. L'inventore della sessualità fluida di cui oggi tanto parliamo è stato lui, e lo ha fatto in un'epoca in cui pochi capivano. Ma a chiudere la bocca a tutti bastava il talento. Oggi i suoi look sono pezzi in mostra nei musei più importanti, come il prestigioso V&A di Londra perché raccontano meglio di tante parole la storia del costume e come il mondo del rock ha saputo rompere gli schemi regalando libertà di pensiero. LO SPECIALE DI REPUBBLICA.IT
(Foto Corbis)
Un ultimo colpo di scena, forse, per uno che sulla teatralità ci ha costruito una vita intera: questa è sempre stata la sua cifra stilistica come artista insieme all'ambiguità sessuale, alla provocazione e all'ironia. Sempre supportato da un talento unico e da un'intelligenza cristallina David Bowie ha spaziato tra i generi musicali riuscendo a cambiare pelle e maschera tante volte nella sua vita artistica. Grazie anche ai personaggi celebri che ha inventato e interpretato, fondendosi con loro per tanti anni della sua carriera come Ziggy Stardust e il Duca Bianco.
Personaggi che ha vestito grazie all'aiuto di stilisti con i quali ha collaborato a lungo: uno su tutti Kansai Yamamoto, scomparso proprio nel luglio del 2020, creatore della celebre tuta Tokyo Pop in vinile nero che Bowie, anzi Ziggy Stardust, indossò durante il tour di "Aladdin Sane" del 1973. Sono anche gli anni in cui è diventato simbolo, in grande anticipo sui tempi, della sessualità fluida e del superamento dei generi: nel 1972 ha dichiarato di essere gay, senza chiarire se a parlare fosse Bowie o Ziggy Stardust, mentre era sposato con la modella Mary Angela Barnett dalla quale l'anno prima aveva avuto il primo figlio Duncan Zowie Haywood Jones (nel 1992 sposerà poi la modella Iman dalla quale avrà la figlia Alexandria Zahra "Lexie"); indossava abiti e accessori da donna, si truccava, provocava una società nella quale certi discorsi erano ben lontani dall'essere capiti o accettati.
Addio a Kansai Yamamoto, lo stilista che vestì David Bowie
È morto a 76 anni Kansai Yamamoto, lo stilista giapponese che creò alcuni dei costumi più celebri di David Bowie, come la tuta Tokyo Pop in vinile nero che l'artista indossò durante il tour di Aladdine Sane. Abiti avanguardisti, eccessivi, colorati che si sono sposati perfettamente con l'immaginario di Ziggy Stardust, il celebre personaggio creato e interpretato da Bowie, e che hanno contribuito in maniera decisiva a renderlo immortale. A dare la notizia della scomparsa di Kansai Yamamoto è stata la figlia Mirai che su Instagram ha scritto un post nel quale ha ricordato il padre e ha annunciato di voler portare avanti la sua eredità lavorando per il brand Kansai Super Studio
Negli anni successivi ha ispirato tante figure del mondo musicale (pensiamo soprattutto a Madonna o a Lady Gaga), così come nella moda, diventando a tutti gli effetti un'icona immortale e oggi la sua musica, così come il suo stile, restano estremamente moderni e attuali.