
Dall'inizio di giugno, poi, chiunque può diventare un paladino in difesa degli oceani: grazie a Plastic radar, il nuovo servizio di Greenpeace, è possibile segnalare l'esatta posizione dei rifiuti plastici che si incontrano per mare o sul bagnasciuga. Basta inviare una foto via Whatsapp dell'oggetto in plastica al numero dell'associazione che tutela l'ambiente (+39 342 3711267) condividendo anche le coordinate della propria posizione e facendo attenzione, per quanto possibile, a rendere riconoscibile il marchio del prodotto o il simbolo che indica il tipo di plastica con cui è costruito. Attraverso il sito plasticradar.greenpeace.it sarà possibile consultare i risultati e scoprire quali sono le tipologie di imballaggi più comuni nei mari italiani.
Occhiali, costumi, infradito... Così la moda aiuta gli oceani
Ci sono le magliette in cotone e poliammide riciclata e i sandali infradito in gomma biodegradabile, ma anche costumi da bagno ecosostenibili e occhiali da sole plasmati con gli scarti di plastica rinvenuti in acqua. In occasione della Giornata mondiale in difesa degli oceani vi presentiamo le nuove proposte per un'estate trendy e amica degli oceani

Anche la couture da spiaggia SoloBlu x One Ocean di SoloBlu è realizzata in Econyl, e i proventi della vendita di questi articoli vengono devoluti alla One ocean Foundation.
Per i più freddolosi, che cercano un'anteprima della collezione autunno-inverno, anche i piumini Ocean is my home di Save the Duck sono confezionati con tessuto che deriva dal recupero delle reti da pesca. In questo caso il ricavato sostiene Surfrider Foundation Europe e punta a ripulire 300mila mq di spiagge e 6 tonnellate di rifiuti dai mari. Ma i brand che offrono t-shirt, costumi e accessori prodotti a partire da materiale riciclato sono tanti.
La birra Corona, insieme a Parley for the Oceans, sostiene la piattaforma di raccolta fondi 'Clean Waves' e dal 1 giugno vende, in esclusiva su Net-A-Porter, tre varianti di occhiali da sole in edizione limitata prodotti con Ocean plastic, la plastica recuperata ripulendo gli oceani. Il ricavato della vendita sarà interamente destinato alla salvaguardia di alcune isole protette negli arcipelaghi di Bali, delle Maldive e di Palau. Ogni cento occhiali venduti, verrà aggiunta una nuova isola a quelle che già beneficiano dell'iniziativa. L'obiettivo è ambizioso: proteggere cento isole entro il 2020.
Anche Mua Mua Dolls è legato a Bali, dove nasce (nel 2006) da un'idea dell'italiana Ludovica Virga: Less plastic is fantastic, la limited edition di vestiti e accessori in paillettes riciclate, finanzierà con metà del suo ricavato Byebye plastic bag, una onlus italiana che mira a sensibilizzare la popolazione locale sui rischi della plastica.
Il marchio spagnolo Oysho, invece, nell'ambito del progetto 'Join Life' per un futuro sostenibile, ha presentato a Shangai la nuova collezione di (coloratissimi!) costumi da bagno in poliammide riciclata a firma Ana Teresa Barboza.
C'è anche Reef nella lista dei virtuosi: Escape, la sua nuova collezione di sandali, è in gomma biodegradabile e pvc free.
Da North Sails arriva una linea di magliette in cotone e Pet riciclati: Free the sea. In più, per chi si recherà in negozio dall'8 al 10 giugno, una shopping bag in cotone da riutilizzare ogni volta che si va a fare acquisti e una lista di consigli della biologa Mariasole Bianco per essere eco-friendly: primo fra tutti, «Rifiuta la plastica monouso».
Come i capi d'abbigliamento, così i prodotti per la cura dei capelli e del corpo possono essere amici degli oceani: Davines propone, fino al 4 agosto una promozione speciale: comprando 3 prodotti della linea Essential Haircare SU a 49 euro, 1 euro è devoluto in favore della campagna Tartalove di Legambiente, che difende le tartarughe marine dai rischi della plastica in acqua.